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Mercoledì, 17 Maggio 2017 11:48

AMBIENTE - Caso Cemerad, il sindaco di Statte e l'assessore: "Finalmente giustizia è fatta" In evidenza

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E’ una giornata importante per noi. La giornata in cui finalmente il lungo lavoro amministrativo profuso negli ultimi dieci anni dal Comune di Statte, restituisce i frutti della serenità e della sicurezza a tutte le famiglie della contrada Sabatini Vocchiaro che per oltre vent’anni hanno convissuto accanto alla bomba ecologica del deposito Cemerad.

Così il Sindaco di Statte, Franco Andrioli, che ieri mattina insieme all’assessore all’ecologia e ambiente, Angelo Miccoli, ha incontrato le famiglie della contrada in cui da ieri sono iniziati i lavori di liberazione dai fusti pericolosi e radioattivi custoditi all’interno dell’ex fabbrica di stoccaggio.

Particolarmente soddisfatto l’assessore Miccoli, che in qualità di ex sindaco negli ultimi dieci anni ha dovuto prima sostenere la difficile attività di controllo posta in capo al Comune dopo il sequestro della struttura nel 2000 e successivamente la lunga trattativa con il Governo per l’individuazione delle modalità operative e delle risorse per la liberazione e la bonifica di quell’area.

Da ieri dunque è cominciata l’operazione di trasferimento degli oltre 16 mila fusti custoditi all’interno del capannone dell’ex Cemerad (oltre 3000 quelli radioattivi – ndr) e il Comune di Statte ha voluto incontrare le famiglie della zona.

Lo abbiamo fatto perché c’era da comunicare una notizia importante – dice Andrioli – ma soprattutto perché insieme ai Vigili del Fuoco, i Carabinieri, i tecnici della struttura commissariale della dottoressa Corbelli, volevamo dare garanzie su tutte le precauzioni che sono state assunte per rendere il trasferimento dei fusti un’operazione senza rischi e svolta in totale sicurezza.

Si chiude una vicenda dolorosa – commenta Angelo Miccoli, che da Sindaco dal 2006 al 2016 ha seguito da vicino la questione  – un risultato ascrivibile all’impegno della politica, ma anche a quello dello staff tecnico del Comune di Statte, che di fronte a certe strumentalizzazioni ha tenuto duro pensando solo al bene comune e all’interesse di una collettività che oggi finalmente riceve giustizia.

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