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Giornale di Taranto - SINDACATI - Usb a testa bassa su Eni ("La sicurezza non passa dalle telecamere") e Sanitaservice ("No al tenativo di sopprimere le internalizzazioni")
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Mercoledì, 12 Aprile 2017 12:16

SINDACATI - Usb a testa bassa su Eni ("La sicurezza non passa dalle telecamere") e Sanitaservice ("No al tenativo di sopprimere le internalizzazioni") In evidenza

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La segreteria ed il coordinamento USB ritornano sull’incendio che sabato 1 aprile si è sviluppato all’interno dell’ENI. “Vogliamo esprimere grande apprezzamento per l’ impegno profuso dagli addetti operativi e gli addetti antincendio, interni ed esterni, che sabato 1 aprile si sono impegnati nello spegnimento dell’incendio dell’area SOI1 e nella messa in sicurezza degli impianti coinvolti – commentano dal coordinamento -. Non è una novità che la raffineria si ritrovi di fronte a critiche e contestazioni in situazioni che coinvolgono il territorio, la salute, l’ambiente ma soprattutto la sicurezza. A tal proposito ribadiamo, ancora una volta, che il tema della sicurezza è di fondamentale importanza. È necessario mettere in campo tutte le risorse possibili per tutelare la salute dei lavoratori – continuano dal coordinamento -. Ristrutturazioni forzate e controllo con video sorveglianza (che peraltro consente anche il controllo a distanza dei dipendenti, Art 4 legge 300/70 divieto per privacy) non sono l’antidoto per assicurare la sicurezza. Crediamo che sia necessario incrementare gli organici e non tagliare, come è stato fatto con superficialità e pericolosamente, dalle segreterie delle OSL e la RSU, avallate da una RLSA non in grado di analisi. La segreteria ed il coordinamento USB denunciano il modo di fare di questa direzione aziendale che, con complicità e responsabilità sindacali, persiste in un atteggiamento, in una scelta precisa intenta ad isolare l'USB, prevaricando i diritti di legge spettanti alle organizzazioni sindacali rappresentate. 

Partendo, poi, dalla vicenda del pagamento dell’Imposta valore aggiunto (IVA) della Sanitaservice foggiana, USB torna a stigmatizzare il tentativo di sopprimere le internalizzazioni a favore di aziende e cooperative “Abbiamo assistito ad un inutile stillicidio di dichiarazioni e analisi fuori luogo.
Come al solito, la vita delle società in House della regione, ed in particolare delle Sanitaservice, suscitano da sempre una forte discussione con forti pregiudizi – dichiara Gianni Palazzo, USB lavoro privato -. Il risparmio per le casse pubbliche (evidente e innegabile), l’elevata qualità del servizio offerto da migliaia di lavoratori (facilmente riscontrabile nei presidi ospedalieri) e soprattutto un impiego stabile e senza ricatti per questi lavoratori, passano in secondo piano. Il tutto al solo fine elettorale/politico o peggio nella speranza di poter far rientrare dalla finestra qualche ditta o dittarella che gestiva a suon di miliardi le pulizie nelle Aziende Ospedaliere. La decisione della Sanitaservice ASL FG di non pagare l’IVA solo per alcuni servizi, non era una evasione fiscale come si vorrebbe far credere, ma una decisione supportata da pareri legali e di esperti nazionali che hanno fatto prendere tale decisione al management della Società in House – continua Palazzo -. Tant’è che la stessa Regione Puglia, per bocca del direttore del Dipartimento regionale Politiche della salute e benessere sociale dott. Ruscitti, dichiara, in queste ore, che Ci sarà un contraddittorio con l’Agenzia delle Entrate e nel caso fosse prevalente l’orientamento di dover pagare l’IVA, noi siamo tranquilli, avendo provveduto agli accantonamenti delle somme e che, se non bastasse l’ASL di Foggia ha chiesto un parere pro-veritate ad alcuni esperti che stanno analizzando il caso”.

Per queste ragioni, l’USB della Puglia rigetta l’attacco strumentale che si sta facendo sul progetto delle internalizzazioni, che tanto bene sta producendo per la Puglia, e ribadisce con forza la necessità di creare un cordone di sicurezza ad un prezioso lavoro che non può essere buttato alle ortiche per il solo fine elettorale. “Chiederemo da subito, al Presidente della Regione Michele Emiliano ed al Direttore del Dipartimento della Salute della Regione, Ruscitti, di convocare un incontro urgente per chiarire e sgomberare il campo da frettolose, rischiose e dannose soluzioni dichiarate a mezzo stampa come la Società Unica regionale che dovrebbe “gestire” un servizio su oltre 400 chilometri e oltre 5.000 lavoratori – afferma Francesco Rizzo, coordinatore provinciale USB Taranto -. L’USB insieme ai lavoratori, non ci sta a questo gioco al massacro, che in tanti vogliono per fini non certamente corretti, e non accetta un ritorno al passato a favore di aziende e cooperative. Non permetteremo a nessuno di rubare il futuro di migliaia di Lavoratori”