“La Regione Puglia, nel rispetto delle competenze specifiche dei singoli dipartimenti, compia gli atti dovuti e di propria competenza al fine di poter provvedere alle assunzioni necessarie nell’Arpa sede di Taranto dal momento chenon ha, a tutt’oggi, intrapreso nessuna attività né per l’autorizzazione ad Arpa Puglia alle assunzioni, né per l’individuazione ed il trasferimento delle risorse economiche per le assunzioni in deroga previste dalla Legge 1 agosto 2016, n. 151, di Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 9 giugno 2016, n. 98”.
E’ quanto chiede, in una mozione urgente indirizzata al presidente del Consiglio regionale, Mario Loizzo, e all’assessore regionale alla Sanità, Michele Emiliano, il consigliere regionale Gianni Liviano.
L’esponente tarantino fa notare, infatti, che questo immobilismo “potrebbe portare, come conseguenza, l’irrimediabile perdita dei fondi, 2,5 milioni di euro, da dedicare alle assunzioni per il 2016, e con nessun sintomo di un possibile cambiamento di indirizzo per l’anno 2017”.
La legge in questione, fa notare ancora il consigliere Liviano, reca disposizioni urgenti per il completamento della procedura di cessione dei complessi aziendali del Gruppo Ilva, e recita quanto segue: “… la regione Puglia, valutata prioritariamente l'assegnazione temporanea di proprio personale, può autorizzare l'Arpa Puglia a procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato per un contingente strettamente necessario ad assicurare le attività di cui al presente comma, individuando preventivamente, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica, le occorrenti risorse finanziarie da trasferire alla medesima Agenzia nel limite massimo di spesa pari a 2,5 milioni di euro per l'anno 2016 e a 5 milioni di euro a decorrere dal 2017”.
“L’Arpa di Taranto - scrive ancora il consigliere Liviano nella mozione - versa in condizioni di particolare carenza di personale, con un organico pari alla metà di quello previsto dalla pianta organica approvata dalla stessa Regione Puglia”. Per cui, conclude il consigliere regionale tarantino, “è il caso che la Regione e l’assessore regionale alla Sanità accelerino le procedure dal momento che lo stesso Decreto, individua una “… assoluta esigenza di assicurare le necessarie attività di vigilanza, controllo e monitoraggio e gli eventuali accertamenti tecnici riguardanti l'attuazione del Piano di cui al comma 8.1, potenziando a tal fine la funzionalità e l'efficienza dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale della Puglia”. Ci sembra, questo, - conclude Liviano - un atto dovuto soprattutto nei confronti di un territorio, quello tarantino, alle prese con gravi problemi ambientali che vanno affrontati con un organico adeguato”.