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Mercoledì, 26 Ottobre 2016 19:29

CITTA' - Cordoli, viabilità ed aree comunali: "Il Comune non risponde". Casartigiani chiede al sindaco un confronto sul tema In evidenza

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“Vari e vani sono stati i nostri tentativi di dialogare con il Comune di Taranto in merito ad alcuni problemi sollevati dai nostri associati in tema di viabilità. Cosa dobbiamo fare per essere ascoltati?”. Queste le parole di Domenica Annicchiarico, presidente di Casartigiani Taranto, la quale, dopo aver cercato più volte un confronto, è pronta a sollecitare nuovamente il Sindaco e la Giunta.

“Com'è ormai noto e come abbiamo già detto, in diversi punti della città di Taranto, per meglio gestire il traffico e creare delle corsie esclusive per i bus, lungo varie vie sono stati impiantati dei cordoli stradali. Uno in particolare, però, non ha soddisfatto le aspettative in termini di accessibilità cittadina, provocando il disappunto di artigiani e commercianti: si tratta di quello di Via Principe Amedeo. In molti, infatti, lo ritengono pericoloso in quanto l’arteria cittadina in questione è troppo stretta per ospitare una corsia riservata ai mezzi pubblici in doppio senso di marcia, e il traffico in tilt. La riapertura delle scuole, poi, ha sicuramente acuito il problema in questione”.

Insomma, si restringe fin troppo la carreggiata riservata alle auto, rendendo praticamente impossibile una normale e serena circolazione. Si dovrebbero valutare delle soluzioni alternative, come ad esempio le borchie, piccole dissuasori da impiantare sull'asfalto che, rispetto a queste barriere protettive, non solo sono esteticamente migliori, ma non diventano un pericolo per motociclisti e pedoni e, in particolar modo, non riducono la mobilità rendendola più difficoltosa, a sfavore tanto degli automobilisti quanto delle attività qui situate.

Altre proposte dell’associazione artigiana ionica? “Parcheggi a cassonetto lungo tutta la via e dischi orari per assicurare il ricambio dei fruitori di quest’area”. Così il segretario provinciale Stefano Castronuovo, che prosegue: “Il problema che solleviamo non è solo questo, quello che vogliamo, per tutti i nostri iscritti, è un impegno serio al confronto, al fine di dare davvero una svolta al traffico cittadino, perché barriere e rotatorie non bastano”. 

E prosegue: “Come dimenticare, poi, l’annosa questione relativa alle aree pedonali!”. Di cosa si tratta? Diverse sono le attività artigianali e commerciali situate in zone della città interdette al traffico. Ciò, però comporta non pochi problemi per le operazioni di carico e scarico, rese praticamente impossibili da puntuali multe che non tengono conto dell’impossibilità di realizzare tali operazioni lontano dai locali dove sono ubicati dati esercizi. “E’ assurdo – chiude Castronuovo – che nessuno da Palazzo di Città si interessi del problema. Sacrosanta la necessità di chiudere determinate zone rendendole fruibili esclusivamente per i pedoni, ma non senza considerare le esigenze di una economia che, soprattutto nel centro cittadino, soffre particolarmente”.

 

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