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Giornale di Taranto - FILM/ E' il giovane tarantino Giuseppe Cassaro il produttore del docufilm in onda su SkyArte il 22 luglio su Indro Montanelli.
Martedì, 19 Luglio 2016 07:44

FILM/ E' il giovane tarantino Giuseppe Cassaro il produttore del docufilm in onda su SkyArte il 22 luglio su Indro Montanelli. In evidenza

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Giuseppe Cassaro è un giovane tarantino compositore e produttore cinematografico, collaboratore musicale per prodotti audiovisivi e discografici; Laureato in Lettere e Filosofie presso l'università degli Studi di Pisa in discipline CINEMA e PRODUZIONI MULTIMEDIALI, con specifiche in suono e musiche per immagini. Nel 2012 fonda, insieme ai suoi più stretti collaboratori, ECHIVISIVI PRODUZIONE CINEMATOGRAFICA Srl, Società che si occupa di progettazione, realizzazione, finalizzazione e vendita di opere audiovisive (lungometraggi, film-documentari,..) per cinema, TV e web, di cui è Amministratore e Art Director. E' lui che ha prodotto e musicato, in collaborazione con Sky, il Film "Indro - L'uomo che scriveva sull'acqua" che sarà trasmesso venerdi 22 luglio prossimo su SkyArte, un pò fiction, un pò docufilm.

Il documentario "Indro. L'Uomo che Scriveva sull'Acqua" di Samuele Rossi, su Indro Montanelli con Roberto Herlitzka e Domenico Diele, sarà trasmesso su Sky Arte in occasione del quindicennale dalla morte dello scrittore ed avrà una circuitazione nelle sale d’essai in autunno.
Un viaggio di una delle voci più discusse ed autorevoli del giornalismo italiano: Indro Montanelli, uomo controverso uomo  coraggioso, e spericolato, costantemente al centro di critiche. Un giornalista che ha raccontato le vicissitudini del lungo e tormentato secolo Italiano, dagli anni '30 fino alla propria morte nel luglio del 2001, rispondendo sempre ad un unico obbligo: “poter fare, soltanto, una cronaca di fatti e di parole veri”. Il film indaga sulla complessa personalità di Indro Montanelli mettendo in luce i motivi che lo hanno reso una figura spesso al centro di animate discussioni fino ad essere posto ai margini di un'Italia in cui più non si riconosceva verso la fine della propria vita.