Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - La lettera/ Maria Grazia, uccisa dal cancro al quartiere Tamburi, scrive a Matacchiera: "Vorrei ancora combattere..."
Domenica, 03 Aprile 2016 21:57

La lettera/ Maria Grazia, uccisa dal cancro al quartiere Tamburi, scrive a Matacchiera: "Vorrei ancora combattere..." In evidenza

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)

Una lettera d'addio pesante come un macigno, un testamento spirituale, una dimostrazione di forza che non si ferma, fino alla fine. Eì quella scitta da Maria Grazia Mannara, la giovane morta per cancro, a pochi passi dalle ciminiere dell'Ilva, nel cuore del quartiere Tamburi. Maria Grazia ha scritto a Fabio Matacchiera, presidente delo Fondo Antidiossina, che come pubblichiamo di seguito, ha voluto rendere pubblico i testo della missiva.

Mi piacerebbe che l'Italia conoscesse questa lettera che Maria Grazia Mannara mi ha scritto prima di morire. Maria era una donna forte e coraggiosa ed era malata di cancro. Abitava nel rione Tamburi di Taranto e lottava contro la malattia e contro la fabbrica situata a pochi passi da casa sua.Ci dava informazioni e ci avvisava quando i fumi erano troppo imponenti ed entravano attraverso le sue finestre e  la soffocavano. Adesso Maria Grazia non c'è più, ma mi lascia in eredità una lettera profonda e commovente che ci deve far  riflettere. Sua figlia Cristina mi ha riferito che la sua mamma desiderava  proprio che tutti la potessero leggere.
Eccola:
"Ciao Fabio,volevo salutari, abbraciarti e ringraziarti per tutto quello che hai fatto e fai per questa città, la mia vita è alla fine, io sono arrivata alla fine, la malattia, inflittami senza averne colpa, mi hanno devastata e consumata, ma di tutto lo schifo che ho visto in questa città voi siete stati capaci di ridarmi fiducia e speranza che la gente sana combattiva, che rischia tutto per gli altri esiste. Avrei voluto espormi anch'io e denunciare tutto lo schifo sanitario che abbiamo e che ci abbandonano alla fine a marcire in un' agonia devastante. Volevo telefonarti sentirti, dirti di insistere di più sui morti e sui malati, raccogliere testimonianze, foto prove, solo noi possiamo dire la verità, ma non possiamo muoverci! Andate voi, tutti, documentate il loro stato di disagio e abbandono! Scusami ho parlato troppo, ancora vorrei combattere, ma...! Ti voglio bene e ti porterò nel mio cuore...salutami tu tutti coloro che combattono con te, siete stati la famiglia che ha fatto rivivere l'amore e il rispetto per la vita". f.to Mariagrazia Mannara

Che riposi in pace.
Ringrazio e saluto

Fabio Matacchiera (Fondo Antidiossina Taranto)