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Giornale di Taranto - Il Caso/ Imprese balneari della provincia di Taranto protestano a Roma per dire "no" alle aste: "così concessioni a rischio"
Martedì, 16 Febbraio 2016 14:45

Il Caso/ Imprese balneari della provincia di Taranto protestano a Roma per dire "no" alle aste: "così concessioni a rischio" In evidenza

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IMPRESE BALNEARI DELLA PROVINCIA DI TARANTO,  IN PIAZZA A ROMA PER DIRE ‘NO’ ALLE ASTE CHE METTEREBBERO A RISCHIO LE CONCESSIONI

Tutti in piazza a Roma per  chiedere la riforma del comparto balneare e mettere al riparo le imprese del settore dai rischi derivanti dalla direttiva europea Bolkestain che impone gare ad evidenza pubblica per assegnare le concessioni demaniali non solo alle imprese italiane.

L’appuntamento è per domani in Piazza Santi Apostoli, dove convergeranno  i titolari degli stabilimenti balneari  di tutta Italia ed i loro collaboratori  per gridare il ‘diritto di esistere’ delle oltre 30 mila imprese italiane del settore.

In viaggio alla volta della capitale anche il bus gran turismo degli  operatori del settore (aderenti al SIB/Confcommercio)  della provincia di Taranto che, guidati dal presidente Vincenzo Leo (recentemente eletto nel direttivo nazionale del SIB), simbolicamente apriranno gli ombrelloni delle spiagge tarantine, da sempre cuore pulsante del turismo estivo che trova  nell’economia balneare la sua prima risorsa.

“Le nostre imprese vivono – commenta Vincenzo Leo - una situazione di difficoltà e precarietà continua, messa in ballo non solo dall’inquinamento provocato dagli scarichi a mare e  dalle trivelle al largo delle nostre coste, problematiche che ci vedono da anni in prima linea, ma da leggi che mettono a rischio il nostro stesso diritto di poter continuare a mantenere in vita l’attività.   La direttiva Bolkestain, se applicata farebbe infatti scattare la messa all’asta delle concessioni di spiaggia, e metterebbe in bilico l’esistenza stessa delle nostre imprese, dopo tanti sacrifici ed investimenti. Noi chiediamo al Governo di prorogare le concessioni demaniali già esistenti di oltre 30 anni (così come ha fatto la Spagna) e di mettere all’asta le nuove concessioni prima che la direttiva europea diventi irrevocabile. Serve una legge che ci salvi dalle aste; la Puglia con i suoi tanti chilometri di coste e di spiagge è in  prima linea in questa impegnativa e difficile battaglia,  guidata dal presidente regionale    Tonino Capacchione , recentemente nominato vice presidente vicario del SIB Confcommercio.”