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Giornale di Taranto - Inquinamento/ Emissioni odorigene, Assennato sull'emendamento-beffa: "A che serve monitorare se poi gli interventi non sono possibili?"
Martedì, 09 Febbraio 2016 21:28

Inquinamento/ Emissioni odorigene, Assennato sull'emendamento-beffa: "A che serve monitorare se poi gli interventi non sono possibili?" In evidenza

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Ecco cosa scrive ildirettore generale di Arpa Puglia prof. Giorgio Assennato a proposito dell'emendamento  approvato dal Consiglio regionale che fa slittare di due anni l'applicazione della legge sulle emisioni odorigene.

A seguito di un emendamento inserito nella legge di bilancio regionale, pochi giorni fa il Consiglio regionale ha prorogato di due anni i termini per gli adempimenti previsti dalla legge regionale sulle emissioni odorigene.
L’anno scorso in commissione ambiente regionale stavano per approvare una legge che avrebbe abrogato la vecchia legge del 1999 ( peraltro mai resa operativa). Protestai con lettera aperta a Vendola e Introna e riuscii a far approvare una legge innovativa che comunque dava molto tempo (quasi tre anni ) alle aziende per l’adeguamento. Infatti, entro un anno dalla pubblicazione della legge ( si tratta della n.23 del 16 aprile 2015 pubblicata sul BURP del 22 aprile 2015) le aziende avrebbero dovuto presentare una richiesta di nuova autorizzazione in conformità alla legge. Tale richiesta doveva poi essere oggetto di una modifica dell’autorizzazione ( minimo un anno). L’azienda poi aveva un anno di tempo, a partire dall’approvazione della nuova autorizzazione per adeguarsi concretamente. Quindi già tre anni di stand-by. Ora ne aggiungono due. Si consideri che le proteste per le moleste olfattive di vari impianti (la raffineria Eni di Taranto, discariche, depuratori, impianti di compostaggio e di biostabilizzazione dei rifiuti, sansifici etc,) costituiscono la più frequente causa di richieste di informazioni rivolte al servizio info di Arpa Puglia. Per Taranto, insieme all’Università di Bari, abbiamo predisposto un innovativo sistema di monitoraggio, Odortel, che coinvolge attivamente i cittadini. Ma a che serve monitorare se poi gli interventi non sono possibili?
Cordiali saluti