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Giornale di Taranto - Il caso/ A Stoccolma lungo i marciapiedi segnali stradali di pericolo dedicati a chi guarda lo smartphone anziché la strada
Venerdì, 05 Febbraio 2016 13:21

Il caso/ A Stoccolma lungo i marciapiedi segnali stradali di pericolo dedicati a chi guarda lo smartphone anziché la strada In evidenza

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A Stoccolma lungo i marciapiedi segnali stradali di pericolo dedicati a chi guarda lo smartphone anziché la strada. Per sensibilizzare sui rischi degli smartphone in strada, le autorità svedesi hanno deciso di usare le maniere forti.

Farà discutere in mezza Europa la decisione della Polizia di Stoccolma di installare lungo i marciapiedi segnali stradali verticali di pericolo indicanti a chi guarda lo smartphone anziché la strada, per sensibilizzare i cittadini sui rischi legati all'uso degli smartphone. Si sa che distrarsi dalla strada e mettersi a giocare con il telefono è pericoloso non solo quando si è alla guida, ma anche quando si è dei semplici pedoni. Il problema non è marginale, se si considera che il numero di incidenti legati all’uso di smartphone da parte dei pedoni è addirittura superiore a quello degli incidenti dovuti all’uso del telefono alla guida. Combattere questa cattiva abitudine è difficile, e le autorità della città di Stoccolma hanno deciso di fare buon viso a cattivo gioco, impiantando segnali stradali verticali di pericolo indicanti due figure, maschile e femminile, che camminano guardando il telefono. I marciapiedi in tutta la città sono dotati di numerosi "triangoli" stradali , in modo che il pedone sia sempre avvisato dell'effettivo pericolo che si può correre incrociando pedoni che utilizzano i cellulari mentre camminano. “Ci sono molti anziani e bambini per la nostre strade, e camminare distratti dai telefoni può causare collisioni dannose”, spiega un portavoce, che fa anche intuire che l’iniziativa ha uno scopo soprattutto preventivo, per sensibilizzare le persone a considerare il fatto che usare lo smartphone mentre si cammina comporta dei rischi. I risultati però osserva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,non sembrano entusiasmanti: in molti si fermano incuriositi a guardare il segnale, e magari a fotografarli, ma la gente non sembra usare meno il telefono. Ma se l'obiettivo è quello di far passare un messaggio, beh, sicuramente è stato centrato anche perché quello delle distrazioni in strada è un fenomeno serio e che va combattuto con ogni mezzo legale.

Giovanni D'Agata