Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - LE DIVERSE POSIZIONI SULL'ILVA DI CISL TARANTO BRINDISI E USB DI TARANTO.
Giovedì, 28 Gennaio 2016 05:40

LE DIVERSE POSIZIONI SULL'ILVA DI CISL TARANTO BRINDISI E USB DI TARANTO. In evidenza

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)

La CISL TARANTO BRINDISI apre il suo comunicato ricordando al GOVERNO di realizzare le migliori condizioni per un futuro positivo dell'ILVA.                    

Continua sottolineando che sebbene in un contesto generale del Paese alquanto incerto e critico, incoraggiano gli ultimi sviluppi concernenti il presente ed il futuro produttivo ed occupazionale del siderurgico di Taranto, con esso i destini dell’Ilva e di tutti gli altri stabilimenti del Gruppo. A cominciare dalla conversione in legge al Senato dell’ultimo, specifico Decreto e dagli esiti della riunione tecnica tenutasi di recente a Bruxelles e conclusasi con l’incoraggiamento della Commissione Concorrenza europea all'Italia a proseguire con celerità nei lavori di ambientalizzazione del processo produttivo e in quelli di aggiornamento della dotazione impiantistica del sito ionico, ponendo in essere ogni misura prescritta dall’Aia per le bonifiche ambientali, la sicurezza dei lavoratori e la tutela della salute pubblica.Sono stati passaggi indubbiamente impegnativi e dall’esito non scontato, per cui sarà fondamentale, come sempre ha sostenuto la nostra Organizzazione, che vengano rispettati i tempi stabiliti  e, soprattutto, che siano considerati i temi della sostenibilità della produzione di acciaio come connaturati al piano industriale di cui dovrà farsi carico chi, entro il prossimo 30 giugno, ne acquisirà la nuova proprietà o, in subordine, la prenderà in affitto.  Neppure scontata, a nostro avviso, era la disponibilità manifestata dall’Amministratore delegato della Cassa Depositi e Prestiti ad essere parte attiva del progetto di rilancio dell’Ilva, ancorché in ruolo di minoranza, anticipata in un’audizione alla Commissione Attività produttive della Camera dove ha dichiarato il proprio impegno ad avviare, a breve, la richiesta di dati sensibili per interagire, appunto, nel processo di acquisizione. Per tutto questo riteniamo importante che la suddetta serie di segnali positivi debbano essere colti indistintamente da tutti, perché tutti concorrano alla ricerca di soluzioni condivise agendo con piena responsabilità, senza prevaricazioni e intolleranze che tradirebbero le aspettative dei lavoratori e rischierebbero seriamente di ipotecare il futuro industriale e produttivo di un Gruppo leader in Europa che molti Paesi concorrenti invidiano all’Italia.La Cisl continuerà a fare come sempre la propria parte, responsabilmente, nell’esclusivo interesse dei lavoratori diretti e dell’indotto siderurgico e di quest’area territoriale che grazie anche al Contratto Istituzionale di Sviluppo sottoscritto con il Governo intende riemergere con forza e rilanciarsi in termini produttivi, sociali ed occupazionali.Auspichiamo, pertanto, che i prossimi passi del Governo si rivelino utili a trovare  soggetti industriali realmente interessati ai destini del Gruppo Ilva e che favoriscano le migliori soluzioni possibili, per la conferma della produzione siderurgica nel nostro Paese e, in particolare, a Taranto.

Di diverso tenore la nota dell' USB - Unione Sindacale di Base di Taranto che apre con un titolo abbastanza chiaro: A GENOVA SI LOTTA……..A TARANTO SI PRODUCE!!! Tre giorni di dura lotta a Genova, tre giorni con produzioni record a Taranto!! A Genova si lotta per il futuro, da noi a Taranto si aspetta l’esecuzione di massa…………

Solidarietà, stima e rispetto per chi a Genova protesta contro le scellerate decisioni del governo che con l’ultimo decreto si è letteralmente deresponsabilizzato sulla questione Ilva, scaricando sui lavoratori gli errori commessi da una classe politica nazionale inetta, incapace e ridicola.L’ultimo decreto che contiene il bando di vendita, in realtà sarà un regalo a qualche multinazionale estera o qualche gruppo di “prenditori amici” nostrani che non metterà un euro nel piatto, chiederà mano libera “per salvare il salvabile” e attuerà la macelleria sociale, con l’ambientalizzazione che non avverrà mai!!Piombino né è la prova, regalata letteralmente agli algerini di CEVITAL che hanno sottoscritto un impegno in cui dichiarano 700 MLN di investimento totale  per “ambientalizzare” e mantenere i livelli occupazionali, riconvertire le produzioni a caldo con i forni elettrici.Risultato? L’area a caldo è ferma, la bonifica mai partita , i lavoratori in cassa senza nessuna certezza e con una perdita di 5.000,00 € annue sul proprio reddito , ambientalizzazione  non pervenuta, dei 700 mln neanche l’ombra e CEVITAL è introvabile…… Anzi no è in Brasile a firmare accordi dichiarando che trasferirà le produzioni di Piombino in lì !!In compenso con la promessa dell’impegno sul siderurgico, il gruppo algerino  ha ottenuto il controllo del porto di Piombino che era il vero obbiettivo!!Il gruppo Ilva? Tranquilli faremo la stessa fine……… Diffidate da chi sostiene che a Genova si sciopera solo per il rispetto  dell’accordo di programma o per ottenere il famoso 10% integrazione , i lavoratori scioperano per la difesa del loro futuro che è identico a quello dei lavoratori di Taranto e di tutto il gruppo, compresi i lavoratori dell’appalto!!Diffidate da chi vi dice che i privati sono la salvezza, i soldi ce li metterà comunque lo stato, nessun privato investirà mai un euro dei propri soldi nella condizione in cui versa Ilva!!Il meccanismo è semplice, DIVISIONE, vogliono farci credere che a Genova a Novi a Taranto, che nei vari siti le problematiche sono diverse, vogliono farci credere che i lavoratori sono diversi,  lavoratori dell’area a caldo con quelli dell’area a freddo,  quelli iscritti a un  sindacato piuttosto che all’altro , quelli del sud e quelli del nord, chi vive in città piuttosto che nei paesi, quelli diretti con i lavoratori dell’appalto!! La verità è che siamo tutti uguali, da nord a sud passando per Genova , Piombino, Taranto ecc…. Questo è solo un trucco per dividere  e rendere deboli . Il compito dei commissari ufficialmente era quello di risollevare le sorti del gruppo, in realtà bisognava affossare il mondo Ilva per avere la giusta condizione per regalarlo!! Prova né è Mittal  che ha subito detto che un eventuale proposta di acquisto dovrebbe contenere impunità sui reati ambientali e di sicurezza del lavoro!!Cari colleghi come ci hanno detto alcuni lavoratori di Genova che in questi giorni protestano, le soluzioni sono solo due: aspettare una morte certa oppure reagire e tentare di salvarsi!!


 

Ultima modifica il Giovedì, 28 Gennaio 2016 09:03