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Giornale di Taranto - Il Caso/ Soprintendenza: Il Consiglio comunale di Taranto insorge "Siamo stati al servizio del Paese ora chiediamo rispetto per la nostra storia"
Lunedì, 25 Gennaio 2016 19:42

Il Caso/ Soprintendenza: Il Consiglio comunale di Taranto insorge "Siamo stati al servizio del Paese ora chiediamo rispetto per la nostra storia" In evidenza

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Per una volta tutti d'accordo, tutti determinati a rivendicareil legittimo diritto di Taranto a non vedersi portare via la sede della Soprintendenza archeologica, per diventare una "succursale di Lecce", Taranto, la capitale della Magna Grecia in Puglia. Intanto cresce la mobilitazione tra istituzioni, associazioni, semplici cittadini. Per sabato mattina in Città vecchia è prevista una manifestazione.L'annuncio è stato dato anche attraverso un evento creato su facebook che sta facendo registrare numerosissime adesioni.
 
 
.Ecco quindi l'ordine del giorno del Consiglio comunale 
 
 
con riferimento al piano presentato dal ministro Franceschini, che prevede
l'accorpamento della soprintendenze archeologiche di Taranto a quella di Lecce, dopo
ampio ed appassionato dibattito, in cui sono intervenuti diversi consiglieri, deciso di
unire le diverse mozioni presentate e di fare sintesi delle proposte,
RITENENDO
inaccettabile
tale decisione che, qualora attuata, andrà a penalizzare ulteriormente un
territorio ed una comunità locale che invece vogliono puntare con forza al suo rilancio
socioeconomico
e, imprescindibilmente, culturale, dopo essere stati al servizio del
Paese con le presenze industriali e militari;
che
tale atto rappresenta un’ altra decisione forte, tremenda, perché mortifica la storia
della nostra città. Aggiungendosi alla chiusura della filiale della Banca d'Italia, della
Corte d'Appello;
che
tale ventilata decisione è irrispettosa di una intera città ed è irragionevole rispetto
agli stessi sforzi che lo stesso governo sta compiendo con l'attivazione del tavolo
strategico per Taranto e brucia la gloriosa storia della città, capitale della Magna
Grecia;
che
il decreto ministeriale varato dal ministro Franceschini accorpa archeologia, Belle
Arti e paesaggio in un'unica sede a Lecce. L'unificazione delle Soprintendenze
danneggia Taranto che perderà la sua sede ultracentenaria. Questo provvedimento è
una mortificazione alla nostra storia, questo spostamento è incomprensibile: basti
pensare al Museo Martà, al parco archeologico di saturo,al Castello Aragonese, al
patrimonio degli ipogei del borgo antico, al congresso internazionale della Magna
Grecia, che rappresentano una ricchezza culturale che ha la sottolineatura di Taranto
capitale della Magna Grecia, crocevia di cultura e storia ultramillenaria ;
che
Taranto ha una competenza ultrasecolare sotto il profilo Archeologico;
che
così facendo si sta mettendo a serio rischio il futuro ultra centenario di questa
città. Una struttura consolidata, che con i suoi 74 dipendenti, con la loro riconosciuta
professionalità e competenza;
che
non è così che si riducono i tempi ed i costi;
che
tutto ciò contraddice impegni ed interventi sulla città: se è vero che a Taranto si
trova il più importante museo della Magna Grecia, dove servirebbero più risorse per
avviare le attività del Marta.
che
tale decisione produrrebbe lo smembramento del personale nelle Soprintendenze
che restano, mettendo anche a rischio gli uffici della Soprintendenza archeologico,
che oggi sono situati nel prestigioso complesso monumentale, precisamente nel
convento di San Domenico, ove vi è anche la più importante biblioteca archeologica
con oltre 25.000 volumi che parlano tarantino.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI TARANTO ,
VERIFICATO a nche il forte e motivato contributo di associazioni culturali, di studiosi, dei
dipendenti, di semplici cittadini, che stanno protestando in maniera vibrata,
FATTE PROPRIE l e preoccupazione dei diretti operatori, che ritengono l’intera riforma
in discussione non adeguata al presidio anche preventivo archeologico del nostro
patrimonio, ritenendo necessario anche un ulteriore approfondimento degli aspetti
dell’intera riforma.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI TARANTO , per tutto quanto sopra esposto,
CHIEDE
Il
mantenimento della secolare presenza della Soprintendenza archeologica,
assolutamente funzionale anche ai progetti di recupero della città, del collegamento
con il sistema universitario esistente sul territorio, del sistema museale, essendo stato
deciso di puntare anche al turismo culturale, perché è bene ribadirlo, Taranto è la
capitale della Magna Grecia depositaria del patrimonio archeologico di tutto rispetto.
che
il Governo, la Regione, il Sindaco e tutti gli organi si attivino affinché la
Soprintendenza Archeologica