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Giornale di Taranto - REGIONE - Nuovo ospedale di Taranto, Liviano: "Saremo vigili sulle procedure" e interroga Emiliano e Loizzo
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Lunedì, 21 Dicembre 2015 15:41

REGIONE - Nuovo ospedale di Taranto, Liviano: "Saremo vigili sulle procedure" e interroga Emiliano e Loizzo In evidenza

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In principio doveva essere il San Raffaele poi è diventato il San Cataldo. Sul nuovo ospedale di Taranto continua a giocarsi una partita che vede in campo attori istituzionali e non.

Per meglio comprendere quello che è lo stato dell’arte relativo al nuovo nosocomio tarantino, e per riaffermare, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che sull’intera questione “saremo oltremodo vigili”,  il consigliere regionale Gianni Liviano ha interrogato il presidente della Giunta regionale, Michele Emiliano, e quello del Consiglio regionale, Mario Loizzo.

In particolare Liviano fa notare che di recente “è stato affidato il servizio di progettazione definitiva per la realizzazione del nuovo ospedale e che, ad altro soggetto, è stato affidato l’incarico di validazione della stessa progettazione. Entrambi i servizi - aggiunge Liviano - comprendono anche le attività preliminari destinate alla progettazione specialistica-gestionale e allo studio di impatto ambientale”.

Liviano, inoltre, nella sua interrogazione ricorda che i tempi di esecuzione sono determinati nel disciplinare d’incarico professionale e in quello di incarico contrattuale ovvero “50 giorni per la progettazione clinico-gestionale ai quali vanno aggiunti 10 giorni per la revisione della stessa progettazione e 120 per la progettazione definitiva ai quali ne vanno aggiunti altri 10 ancora per la ulteriore revisione dei documenti e 30 per la redazione. Insomma, - prosegue Liviano - stiamo parlando, nella più ottimistica delle previsioni, di otto mesi solo per la produzione della documentazione tecnica di base per la futura gara di realizzazione”.

Per questi motivi, il consigliere Liviano chiede al presidente Emiliano e al presidente del Consiglio regionale, Loizzo, di rassicurare i cittadini che quanto preventivato “sta seguendo i tempi e le modalità descritte in modo da ottenere il finanziamento necessario all’opera e che la qualità della progettazione sia la più alta possibile”.

Nel caso in cui così non fosse, il consigliere regionale della lista Sindaco di Puglia, chiede di poter conoscere “quali sono le strategie preventivato da mettere in atto e quali quelli per definire le eventuali responsabilità a difesa dei cittadini della provincia di Taranto”.

 

Questo il testo dell'interrogazione:

Sig. PRESIDENTE GIUNTA REGIONALE 
Sig. PRESIDENTE CONS. REG.LE 
OGGETTO: INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA SU COSTRUENDO NUOVO 
OSPEDALE DI TARANTO 
Il sottoscritto Giovanni LIVIANO D’ARCANGELO, nella sua qualità di consigliere regionale, 
PREMESSO
- Che il costruendo ospedale denominato “S. Cataldo” rappresenta il pilastro fondamentale per la 
cura e la presa in carico dei soggetti in condizioni di fragilità della nostra provincia; 
CONSIDERATO
- Che E’ stato di recente affidato il servizio di progettazione definitiva per la realizzazione del 
nuovo ospedale “San Cataldo” di Taranto. Parallelamente, è stato pure affidato ad altro soggetto 
l’incarico di validazione della stessa progettazione
- Che entrambi i servizi comprendono, anche, le attività preliminari destinate alla progettazione 
specialistica clinico–gestionale ed allo studio di impatto ambientale. 
- Che I tempi di esecuzione risultano determinati nel “Disciplinare d'incarico professionale” e nel 
“Disciplinare d'incarico contrattuale” riferiti ai due affidamenti, dal cui combinato disposto risulta 
quanto segue: 
1) Per la progettazione clinico–gestionale e lo studio di impatto ambientale (prima fase delle attività di 
progettazione) sono concessi: 
30 giorni dalla data di comunicazione di avvio del servizio di progettazione, nonché 10 giorni per la 
revisione dei documenti, a partire dalla data di notifica del rapporto di controllo, per la cui elaborazione 
sono previsti 10 giorni. Non sono computati i tempi necessari alla stazione appaltante per le attività di 
raccordo
2) Per la seconda fase delle attività di progettazione, cioè per la “Revisione a seguito di conferenza di 
servizi preventiva”, sono invece concessi: 
10 giorni per la revisione della progettazione specialistica clinico–gestionale, a partire dalla data di 
comunicazione dei verbali della conferenza. Non sono valutati i tempi per la organizzazione e la tenuta 
di detta conferenza. 
3) Per la terza fase delle attività di progettazione (la “Progettazione definitiva” vera e propria) sono 
infine previsti: 
120 giorni dalla data di notifica dell’autorizzazione alla prosecuzione delle attività di progettazione, 
nonché 10 giorni per la ulteriore revisione dei documenti, a partire dalla data di trasmissione del 
rapporto di controllo, per la cui redazione sono concessi 30 giorni. Non sono specificati i tempi 
necessari per la concessione della autorizzazione alla prosecuzione e per le attività di raccordo, di 
competenza della stazione appaltante.