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Giornale di Taranto - CRISI ILVA/ COSTITUIRE UN POOL PER SNELLIRE LE PROCEDURE E TERMINARE LE BONIFICHE ENTRO AGOSTO 2016.
Giovedì, 17 Dicembre 2015 18:17

CRISI ILVA/ COSTITUIRE UN POOL PER SNELLIRE LE PROCEDURE E TERMINARE LE BONIFICHE ENTRO AGOSTO 2016. In evidenza

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LE DICHIARAZIONI DI FIM-CISL E UILM

 

FIM-CISL TARANTO

LE NOTIZIE DI QUESTI GIORNI SUL MANCATO INSERIMENTO IN LEGGE DI STABILITA’, ALMENO PER IL MOMENTO, DELLA NORMA A SALVAGUARDIA DELL’APPALTO ILVA HANNO CREATO MALUMORI E AGITAZIONE TRA I LAVORATORI. LAMENTIAMO COME SIA DIFFERENTE IL TRATTAMENTO RISERVATO A DUE PROVINCE DELLA STESSA REGIONE, SU UNA STESSA MATERIA, PRENDENDO AD  ESEMPIO BARI, PER CUI, TRAMITE L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE EMILIANO, SONO STATI STANZIATI FONDI FINO ANCHE PER I SETTORI DI PULIZIA DI ARSENALE E MARINA,  CON NUMERI DI ADDETTI NETTAMENTE INFERIORI A QUELLI DELLA REALTA’ RAPPRESENTATA DALL’INDOTTO ILVA. CHIEDEREMO TRAMITE LE COMMISSIONI PARLAMENTARI CHE SI POSSA OVVIARE, MAGARI INSERENDO TALE NORMA NELL’ULTIMO DECRETO ILVA, PER POTER GARANTIRE UNA RIPRESA DELLE DITTE ORAMAI IN AFFANNO DA MESI DALLA CUI TENUTA DIPENDONO NUMEROSE FAMIGLIE CHE RISCHIANO DI TRASCORRERE UN ALTRO NATALE DENSO DI INCERTEZZA. INSISTEREMO INOLTRE CHE SI REALIZZI UN POOL CHE POSSA GESTIRE E SNELLIRE LE PROCEDURE BUROCRATICHE PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI NECESSARIE PER LA REALIZZAZIONE DEI LAVORI PREVISTI DALL’AIA. QUESTO NON LASCEREBBE PIU’ ALIBI IN CASO DI RALLENTAMENTI E/O MANCATE REALIZZAZIONI.


UILM TARANTO

In merito alla delicatissima vertenza Ilva, giudichiamo improponibile e siamo fortemente dubbiosi sulla consistenza  del nono provvedimento di legge varato dal Governo. Alla luce di quanto contenuto nel provvedimento, appare manifesta l'interruzione del lungo e faticoso percorso, intrapreso sino ad oggi, sul tema di risanamento ambientale e del sito produttivo di Taranto. Nello specifico viene imposto un ulteriore slittamento di sei mesi del piano ambientale e dell’AIA, condizione improponibile, vista l’emergenza ambientale in cui città e fabbrica versano e per i quali tutto si sarebbe dovuto fare, tranne che disporre deroghe a quanto, peraltro, la legge impone. Di fatto, viene definitivamente spazzata via la costituzione della newco, società che avrebbe dovuto  traghettare l’llva fuori dalla delicatissima fase post-commissariamento e attraverso la quale si sarebbe, a nostro avviso, dovuto proseguire spediti verso un percorso, oramai intrapreso, di adempimento alle scadenze imposte  dall’AIA, al fine di completare l’opera di risanamento e bonifica entro e non oltre il 16 agosto 2016.

Tale pericolosa condizione, per effetto della legge ultima, apre scenari pericolosi, incerti e infruttuosi per la collettività, cittadini e lavoratori, verso i quali si dispone,con un incauto provvedimento, il tentativo di  vendita della fabbrica da operarsi entro e non oltre il mese di giugno 2016. Tutto ciò premesso, si prefigura il perdurare, per tempi indefiniti, del ricorso ingente a misure per il sostegno del reddito dei lavoratori, ormai stremati da anni di pesanti tagli al reddito.

Tali misure, effetti derivanti dal jobsact, se non rapidamente modificate, rischiano di produrre ripercussioni irreversibili sulla pelle dei lavoratori e sull’intera economia di una città, peraltro, come piùvolte manifestato e scritto  al premier Renzi, stremata sul piano dell’ambiente e del lavoro. Siamo convinti, alla luce di questo ultimo provvedimento di legge, che si sia giunti ad un punto ove è imprescindibile che il Governo, che si è assunto l’onere ed il dovere di prendere le redini di unavertenza che interessa migliaia di persone, corregga rapidamente il tiro mediante un confronto immediato con tutti i soggetti interessati. Inevitabilmente, prefigurandosi una tale situazione, non permetteremo si vanifichino tutti gli sforzi sinora compiuti dalla  collettività e dai lavoratori, volti alla salvaguardia e risanamento ambientale, nondimeno al mantenimento  dell’occupazione, ivi compreso l’indotto, già da tempo in ginocchio. Annunciamo da subito che, in mancanza di provvedimenti urgenti e straordinari, anche in tema di ammortizzatori sociali adeguati, che restituiscano puntualitá, certezza e dignità, saremo pronti ad intraprendere iniziative congiunte presso la sede istituzionale responsabile (palazzo Chigi), volte alla salvaguardia di tuttele misure finora intraprese e che non possono rischiare di essere vanificate da un percorso di incertezze, come quello annunciato dallo stesso Governo per opera dell’ultimo affrettato decreto.

Seguiremo con attenzione l’evolversi della situazione con l’impegno di portare a conoscenza tutti i lavoratori su quanto emergerà dal confronto delle prossimi giorni. Ribadiamo, per quanto ci riguarda, che non siamo mai stati, e mai lo saremo, disponibili a presenti e future impostazioni di un eventuale ridimensionamento.