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Giornale di Taranto - TARANTO/ Si è spento Antonio Argento, l'imprenditore che credeva nella "diversificazione produttiva"
Giovedì, 29 Ottobre 2015 15:45

TARANTO/ Si è spento Antonio Argento, l'imprenditore che credeva nella "diversificazione produttiva" In evidenza

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E' venuto a mancare l'imprenditore Antonio Argento, esponente di riferimento di una classe dirigente che, a cavallo tra gli anni '80 e '90, governò una particolare fase dello sviluppo della città. Presidente di Assindustria (all'epoca si chiamava così) prima  e di Camera di Commercio poi, credeva nella "diversificazione produttiva" quale elemento costitutivo di un  al servizio del territorio e della sua crescita. Un obiettivo, quello di aprirsi a nuove e diverse forme di sviluppo, che a distanza di circa vent'anni, non è stato ancora raggiunto.

Di seguito pubblichiamo i messaggi inviati da Camera di Commercio e Confindustria Taranto. 

“Taranto perde una figura che tra gli anni Ottanta e Novanta ha segnato profondamente e in maniera positiva le vicende economiche del territorio ionico”.

Così il presidente della Camera di commercio di Taranto, cav. Luigi Sportelli ricorda Antonio Argento, scomparso ieri sera all’età di 85 anni, già presidente di Confindustria Taranto e della Camera di commercio ionica dall’82 al ’97 e componente, in quegli stessi anni, del Comitato di presidenza di Unioncamere, Cerved e Infocamere.

“Il suo impegno – aggiunge Sportelli – tanto nelle istituzioni, quanto nel mondo bancario, contribuì a portare le istanze della nostra città e della nostra provincia all’attenzione dei governi centrali in una stagione di grandi cambiamenti e di forte instabilità nazionale ed internazionale”.

Il presidente Sportelli, unitamente al segretario generale Francesco De Giorgio, ai dirigenti, al personale tutto della Camera di commercio di Taranto, si unisce al dolore di congiunti e familiari. 

 

La scomparsa di Antonio Argento, malgrado il suo allontanamento dalla vita pubblica e sociale fosse già tangibile da qualche anno, lascia, assieme ad un doloroso senso di perdita, un vuoto incolmabile per quanto ha rappresentato per il territorio in almeno quarant’anni di storia, dagli anni ’70 in poi.

 

Argento è stato Presidente di questa Confindustria dal 1980 e per i successivi sette anni, nel corso dei quali esercitò la sua leadership con la stessa forza operativa e lo stesso vigore che ne caratterizzarono gli anni di presidenza, successivamente, in Camera di Commercio.

 

Per Taranto e per gli industriali tarantini fu una presenza importante, una guida illuminata e competente, un esempio di equilibrio ed autorevolezza.

 

Il carattere schivo e rigoroso, unito ad un sano pragmatismo ma anche ad uno spiccato senso di umanità, fecero di Antonio Argento, per molti anni, una delle indiscusse figure di riferimento della città e della sua provincia, e questo senza mai aggiungere o sovrapporre al suo ruolo di profondo conoscitore del tessuto sociale ed economico tarantino altri incarichi di carattere politico e amministrativo.

Fu proprio questa scelta, probabilmente, a renderlo interlocutore severo e affidabile anche del mondo della politica, ed allo stesso tempo a rendere sempre più apprezzabile il suo impegno all’interno degli istituti in cui assunse i vari incarichi.

 

La particolare competenza maturata in ambito economico e finanziario lo portò infatti a ricoprire, negli anni a seguire, incarichi prestigiosi, oltre che in Confindustria nazionale e Unioncamere, in Cerved, Infocamere e Banco di Napoli,  finanche alla presidenza dell’Isveimer.

 

Il vuoto profondo che lascia è legato al ricordo di una spiccata personalità, di un leader incontrastato, e, per molti che hanno partecipato alla vita attiva all’interno della Confindustria di quegli e di questi anni, e ancora oggi lo ricordano, anche di un grande amico.

 

 

Alla moglie e ai figli, alla famiglia tutta, vanno i più profondi sentimenti di cordoglio da parte del Presidente, del Direttore, degli organi direttivi e dell’intera struttura tecnica di Confindustria Taranto.