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Giornale di Taranto - BREVI DI NERA/ L'ATTIVITA' DEI CARABINIERI IN PROVINCIA DI TARANTO
Domenica, 11 Ottobre 2015 07:07

BREVI DI NERA/ L'ATTIVITA' DEI CARABINIERI IN PROVINCIA DI TARANTO In evidenza

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INTERVENTI DELL'ARMA A TARANTO, PALAGIANELLO E MARTINA FRANCA.

 

FURTO IN DUE STAZIONI DI SERVIZIO IN VIA LAMA A TARANTO IN VIA CEGLIE A MARTINA FRANCA:AVVIATE LE INDAGINI

DECORSA NOTTE, A TARANTO, IN VIA LAMA, PRESSO UNA STAZIONE DI SERVIZIO, IGNOTI, DOPO AVER PRATICATO UN FORO NEL MURO DEL LOCALE BAR, SI SONO INTRODOTTI ALL’INTERNO ED HANNO ASPORTATO IL REGISTRATORE DI CASSA E UNA QUANTITA’ IMPRECISATA DI TABACCHI E BIGLIETTI GRATTA E VINCI PER UN VALORE COMPLESSIVO IN CORSO DI QUANTIFICAZIONE.

SUL POSTO SONO INTERVENUTI I MILITARI DELLA ALIQUOTA RADIOMOBILE DELLA COMPAGNIA DI TARANTO CHE HANNO AVVIATO LE INDAGINI VOLTE AD IDENTIFICARE GLI AUTORI DEL FURTO.

 

ALLE ORE 19.00 CIRCA DI IERI 08.10.2015, IN MARTINA FRANCA, VIA VECCHIA PER CEGLIE MESSAPICA, TRE INDIVIDUI TRAVISATI DA PASSAMONTAGNA DI CUI UNO ARMATO DI FUCILE E DUE ARMATI DI PISTOLA, IRROMPEVANO ALL’INTERNO DEL DISTRIBUTORE DI CARBURANTE IVI ESISTENTE E, SOTTO LA MINACCIA DELLE ARMI, SI FACEVANO CONSEGNARE DAL BENZINAIO, L’INCASSO GIORNALIERO PARI A CIRCA 2.000,00 EURO. TERMINATA L’AZIONE DELITTUOSA I MALVIVENTI SI DILEGUAVANO A BORDO DELL’AUTOVETTURA FIAT TIPO IN USO AL BENZINAIO IN DIREZIONE CEGLIE MESSAPICA. LE IMMEDIATE RICERCHE DEI MALFATTORI, CONSENTIVANO DI RINVENIRE, POCO DISTANTE DAL LUOGO DELL’EVENTO, L’AUTOVETTURA UTILIZZATA PER LA FUGA ABBANDONATA SUL CIGLIO STRADALE.INDAGINI IN CORSO A CURA DEI MILITARI DELLA LOCALE STAZIONE,  COADIUVATI DAL PERSONALE DELL’ALIQUOTA OPERATIVA DELLA COMPAGNIA CARABINIERI DI MARTINA FRANCA. 


ARRESTI A PALAGIANELLO E TARANTO PER FURTO DI UVA E PER SPACCIO DI DROGA

 

I Carabinieri di Palagianello, hanno arrestato in flagranza di furto aggravato di uva, il 28enne CAPRIULO Massimiliano e il 32enne RESTA Giuseppe, entrambi tarantini, noti alle FF. di PP. Negli ultimi giorni, nelle contrade di Palagianello, sono stati consumati dei furti di uva pregiata ad opera di ignoti.A seguito di tali eventi criminosi, la Stazione Carabinieri di Palagianello ha organizzato, chiedendo la collaborazione anche degli Istituti di Vigilanza privati presenti sul territorio, dei servizi di osservazione e controllo soprattutto nelle c.de Conocchiella, Titolato e Conca D’oro, dove insistono diverse aziende agricole dedite alla produzione di uva da tavola. Grazie tali servizi, una guardia giurata dell’ Istituto di Vigilanza campestre di Palagiano, dopo aver notato un’auto furgonata di colore bianco con a bordo due giovani che usciva da una stradina interpoderale, sita nei pressi di un terreno coltivato a uva “creemson”, avvisava i Carabinieri che, grazie all’immediato intervento, rintracciavano e  bloccavano il veicolo segnalato.A seguito di una perquisizione veicolare e personale, i militari operanti rinvenivano all’interno del mezzo la refurtiva consistente in nr.5 casse piene di uva del tipo “creemson”, del peso totale di oltre 1 ql. e nr.10 casse vuote nonché due arnesi da taglio. Dagli ulteriori accertamenti, emergeva, altresì, che il CAPRIULO si era messo alla guida del mezzo privo di patente in quanto mai conseguita e pertanto deferito all’A.G. unitamente al proprietario del mezzo, un 27enne tarantino, ritenuto responsabile della violazione colposa dei doveri inerenti alla custodia del veicolo in quanto sottoposto a fermo amministrativo. I due, arrestati in flagranza con l’accusa di furto aggravato, a termine delle formalità di rito, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Taranto.  La refurtiva, del valore di circa € 500,00, è stata restituita al proprietario. Sono in corso ulteriori indagini al fine di accertare l’eventuale coinvolgimento degli arrestati nella commissione di altri furti del genere.  

I  Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Taranto, nel corso di mirata attività info-investigativa svolta nell’ambito di specifici servizi, ulteriormente incrementati dopo gli eventi dei giorni scorsi, mirati a prevenire e reprimere i reati in città, con  perquisizioni, controlli alla circolazione stradale, nonché dei soggetti sottoposti a misure di prevenzione e sicurezza, detenzione ed arresti domiciliari, hanno arrestato in flagranza di reato, CASTIGLIONE Alessandro, 28enne pregiudicato di Palagiano e C.C., 22enne incensurato tarantino, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina, nonché CASTIGLIONE Alessandro di inosservanza delle prescrizioni imposte dalla misura della Sorveglianza Speciale cui era sottoposto.   Una squadra del Nucleo, avendo fondato motivo di ritenere che i due avessero messo in piedi un’attività di spaccio, predisponeva, sin dalla tarda mattinata di ieri, un servizio di osservazione e controllo nella città vecchia, e più precisamente al civico 1 di vicoletto Serafico, luogo dove, presumibilmente, i due esercitavano l’attività illecita. La lunga attesa, veniva di li a poco premiata, in quanto i militari, approfittando del fatto che la porta d’ingresso dell’abitazione era rimasta socchiusa, si introducevano nell’appartamento in uso al CASTIGLIONE, sorprendendo quest’ultimo in compagnia del 22enne, mentre, seduti ad un tavolo, tagliavano, pesavano e confezionavano “cipollette” in cellophane termosaldate con all’interno sostanza stupefacente del tipo cocaina. La perquisizione consentiva di rinvenire, complessivi gr. 49,00 di cocaina, in parte già suddivisa in 60 “cipollette” ed altra non ancora confezionata. Sul tavolo, oltre alla cocaina ed al materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi, veniva anche rinvenuto un bilancino elettronico di precisione.Lo stupefacente, opportunamente sequestrato, sarà sottoposto ad analisi chimiche -gascromatografiche per la determinazione del principio attivo a cura del laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti di questo Comando Provinciale.Entrambi i soggetti venivano condotti nella caserma di viale Virgilio dove, espletate le formalità di rito, venivano arrestati e su disposizione del P.M. di turno presso la locale Procura della Repubblica, dott. Lanfranco MARAZIA, tradotti presso la locale Casa Circondariale di via Magli.