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Giornale di Taranto - TARANTO-BRINDISI/Accordo fra le due Camere di Commercio per una prima ipotesi di accorpamento.
Martedì, 04 Agosto 2015 07:41

TARANTO-BRINDISI/Accordo fra le due Camere di Commercio per una prima ipotesi di accorpamento. In evidenza

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Al lavoro Luigi Sportelli e Alfredo Malcarne.

 

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Fra non molto le due Camere di Commercio di Taranto e di Brindisi saranno accorpate, si avrà pertanto un solo Ente camerale con, si spera, uffici decentrati dove le imprese potranno operare senza lunghi e costosi spostamenti. In tal senso le due Camere si starebbero già muovendo ed anzi da quanto ci risulta dovrebbe essere stato già siglato nei giorni scorsi un  Protocollo d’intesa fra la Camera di Commercio di Taranto, rappresentata dal Presidente Sportelli, e la Camera di Commercio di Brindisi, rappresentata dal Presidente Malcarne, in tema di accorpamento dei due Enti, così come previsto dalla riforma della Pubblica Amministrazione, proprio in questi giorni al centro del dibattito.La rivoluzione fortemente voluta dal Governo Renzi, prevede infatti un taglio delle sedi del sistema camerale tramite accorpamenti che avverranno in base a una soglia minima di imprese iscritte nei Registri che dovrà essere di almeno 75mila. Sulla base di questo parametro le Camere di Commercio passeranno da 105 a 60, ed in questa tagliola rientrano appunto le due province di Taranto e di Brindisi i cui dati camerali fanno segnare un numero di imprese attive al 31 dicembre 2014 di poco superiore alle 72mila.Le imprese attive iscritte nel 2014 alla Camera di Commercio di Taranto, secondo dati infoca mere, ammontano infatti a 41.043, di cui 6.823 società di capitale, 3.268 società di persone, 29.736 ditte individuali, 868 cooperative, 348 altre forme. A questa sono da aggiungere quelle iscritte alla Camera di Commercio Brindisi che nel 2014  sono in totale 31.253, di cui 4.275 società di capitale, 2.552 società di persone, 23.463 ditte individuali, 778 cooperative e 185 altre forme. Peraltro la crisi economica e produttiva che sta colpendo da tempo i due territori, con particolare attenzione per quello tarantino, non consente di sperare in un cambiamento delle attuali condizioni. Anzi dall’analisi dei dati registrati di recente nel 2014 e resi noti, si rilevano andamenti negativi rispetto all’anno precedente. Probabilmente da qui parte l’accordo sottoscritto da Luigi Sportelli e Alfredo Malcarne che, con l’obiettivo di evitare un intervento diretto del Governo sull’organizzazione del nuovo Ente camerale, entrerebbe nel dettaglio su una serie di aspetti come ad esempio a chi spetterà la Presidenza, dove avrà sede l’Ente, come saranno ripartite le spese ecc., ecc.. Successivamente,  in base alla Legge 580, si procederà alla nomina del Consiglio Generale che sarà costituto da tutte le componenti economiche-produttive presenti ed operanti nei due territori provinciali (industriali, artigiani, commercianti, portuali, bancari, cooperative, sindacati, ecc). L’accorpamento è già in avanzata realizzazione in molte province italiane, come ad esempio Biella e Vercelli in Piemonte, La Spezia, Imperia e Savona in Liguria, Catania, Siracusa e Ragusa in Sicilia, Isernia e Campobasso in Molise, Chieti e Pescara in Abruzzo ed altre ancora. Ma molte sono anche le polemiche e le diatribe che gravitano intorno a queste ipotesi che stanno arroventando ancora di più un caldo agosto 2015.

Ultima modifica il Martedì, 04 Agosto 2015 08:10