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Giornale di Taranto - Anas, Puglia. Inaugurata mostra reperti archeologici scoperti durante lavori di ammodernamento Strada Statale 106 “Jonica”
Giovedì, 09 Luglio 2015 18:31

Anas, Puglia. Inaugurata mostra reperti archeologici scoperti durante lavori di ammodernamento Strada Statale 106 “Jonica” In evidenza

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Una scoperta che testimonia la presenza umana in Puglia 6.500 anni fa
e di cui l’Anas ha finanziato il progetto di restauro

E’ stata inaugurata oggi, presso il Chiosco di S. Domenico a Taranto, sede della Sovraintendenza, la mostra fotografica e documentaria, “Sulla strada … 6.500 anni fa. Ritratto di una società della Preistoria”, che racconta la straordinaria scoperta archeologica di una necropoli neolitica, risalente a 6.500 anni fa, nel territorio di Palagiano (Taranto), località Galliano.

L’eccezionalità del ritrovamento è determinata dal fatto che si tratta di numerose tombe a grotticella ipogeica e celle funerarie (su una area di 378 mq.) che hanno conservato intatte al loro interno le deposizioni degli inumati, con relativi corredi funerari (composti da ceramiche proprie del cerimoniale, da elementi ornamentali, da strumenti in selce scheggiata e in osso e da grandi macine in pietra).

La scoperta archeologica è stata effettuata durante i lavori propedeutici all’ammodernamento della strada statale 106 “Jonica”. Tra il 2009 e il 2012 sono state svolte una serie di attività di ‘archeologia preventiva’ lungo il perimetro dei lavori di ammodernamento della statale, che hanno così consentito di portare al ritrovamento di una necropoli di cui si ignorava la presenza e la cui estensione è ancora da definire.

La mostra che oggi viene inaugurata consente al pubblico di conoscere l’importanza del ritrovamento, e costituisce anche allo stesso tempo la dimostrazione di una positiva ed importante collaborazione, svoltasi tra l’Anas e la Soprintendenza della Puglia.

L’Anas, infatti, ha provveduto al finanziamento del progetto di restauro, analisi e studio messo a punto e realizzato dalla Soprintendenza, con il coinvolgimento di diversi specialisti; si è trattato di un lavoro comune tra Anas e Sovraintendenza che ha così consentito di trovare una sintesi e soluzioni condivise, che garantissero da una parte lo sviluppo infrastrutturale stradale e dall’altro la conservazione e la valorizzazione del patrimonio archeologico.

Sono moltissimi i casi di importanti ritrovamenti effettuati grazie ai lavori dell’Anas: la Via Claudia Nova - costruita intorno alla metà del I secolo d. C. dall’imperatore Claudio – che costituiva una vera e propria bretella tra le Vie Salaria e Cecilia a nord e la Via Tiburtina Valeria a sud, scoperta sulla Strada Statale 17 “dell’Appennino Abruzzese e Appulo-Sannitico”; i 15 siti archeologici, nella sola provincia di Salerno, venuti alla luce grazie ai lavori della A3, i più significativi dei quali, è quello nei pressi di Pontecagnano, dove è stato scoperto un antico insediamento, sconosciuto a tutte le fonti storiche – dell’estensione di circa 70 ettari (pari cioè ad Ostia antica) - che è l’avamposto più meridionale della colonizzazione etrusca nell’Italia.

Non vanno dimenticati gli importanti rinvenimenti archeologici effettuati durante i lavori per il potenziamento del Grande Raccordo Anulare di Roma, fra i quali: una necropoli di epoca imperiale con sepolture dotate di corredi e monili; il ritrovamento dell’antica Via Veientana; la messa allo scoperto di una villa romana di epoca imperiale; una camera funeraria di epoca romana; l’individuazione del tracciato della Via Flaminia Antica Augustea; tratti dell’antica Via Latina e, in un sepolcreto, un defunto con la moneta in bocca per pagare l’obolo a Caronte.