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Giornale di Taranto - AMBIENTE/ Una nota di Fabio Matacchiera del Fondo Antidiossina sullo spegnimento dell'AFO 5 dell'ILVA di Taranto
Mercoledì, 25 Marzo 2015 09:16

AMBIENTE/ Una nota di Fabio Matacchiera del Fondo Antidiossina sullo spegnimento dell'AFO 5 dell'ILVA di Taranto In evidenza

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LETTERALMENTE SFONDATO IL CUORE DELL'AFO 5 CHE SPERIAMO NON TORNI MAI PIU' AD INQUINARE. MA LA BATTAGLIA DEGLI AMBIENTALISTI NON E' ANCORA VINTA, POICHE' RIMANGONO ANCORA MOLTI IMPIANTI DA SMANTELLARE PERCHE' MOLTO INQUINANTI 
Le operazioni di spegnimento dell'Altoforno 5 dell'Ilva, che garantiva attualmente circa il 40% della produzione di ghisa, si sono concluse. Con l'ultima colata del 13 marzo scorso è stato distrutto il crogiolo, ritenuto dagli esperti, ma anche dagli stessi operai, al collasso, come peraltro denunciato circa un anno fa (marzo 2014) dal Fondo Antidiossina e ripreso dagli organi di stampa (vedi parole chiave su internet "matacchiera pericolo esplosione Afo 5"). Un allarme lanciato dal sottoscritto, ma smentito allora e come sempre dall'Ilva spa che, invece, dichiarava che l'Afo5 godeva di ottima salute). Ebbene, il crogiolo presentava davvero gravi criticità e andava fermato al più presto ed io avevo ragione! Nel crogiolo è stata aperta una vera voragine, a quanto pare, di almeno 30 metri quadrati ed il più grande forno di Europa finalmente è morto. Il suo cuore è stato squarciato e per rifarlo occorrerebbero almeno 350 milioni di euro. Soldi che non si vedranno nemmeno con il binocolo, dato che l'azienda ha già svariati miliardi di debiti, soprattutto con le ditte terze. Contestualmente resta chiuso l'Altoforno 1, ancora in manutenzione.
Dopo l’altoforno 5, tra oggi e giovedì, è prevista la fermata anche dell'acciaieria 1. Producendo meno ghisa, c’è meno attività a valle.
La fermata dell'Afo5 ha comportato il ricorso ai contratti di solidarietà, che fino ad oggi hanno riguardato 1200-1300 lavoratori. Analogamente per la fermata della Acciaieria 1. L'ammortizzatore sociale è stato prorogato dal 3 marzo per il terzo anno consecutivo e si prevede possa riguardare fino a 4.074 dipendenti, giá dichiarati in esubero.
Rimangono in piedi solo gli Altiforni 2 e 4 e anche l'acciaieria 2 ha visto fermare parte delle attività di produzione a causa dell'incidente occorso di versamento delle scorie liquide dal carro siluro che è sbandato e ha combinato un bel danno a 4 binari che vanno in Acciaieria 1 fondendoli letteralmente tra di loro. Un ennesimo incidente avvenuto solo poche sere fa.

(nota di Fabio Matacchiera - Pres. Fondo Antidiossina onlus)