La classificazione alberghiera è la condizione necessaria per il rilascio della licenza di esercizio. In tutta la Puglia la procedura viene erogata in modalità gratuita. Nella provincia di Taranto, il nuovo Regolamento per l’ottenimento della classificazione alberghiera 2015/19 (emanato durante la gestione commissariale Tafaro della Provincia di Taranto) ha fissato degli oneri istruttori, adottando una procedura, unico caso in Puglia come evidenzia Confcommercio Taranto - da subito contestata dagli operatori del settore.
L’azione di pressing di Federalberghi sugli organi provinciali, è iniziata nell’estate del 2014 ma ha trovato nel commissario straordinario, Mario Tafaro, "un vero e proprio muro di gomma, nonostante la disponibilità dei dirigenti dell’ente ad un confronto. La fine della gestione commissariale e l’arrivo del presidente Martino Tamburano - aggiunge Confcommercio - ha aperto un fronte di dialogo tra gli operatori e l’Amministrazione provinciale disponibile, per bocca del suo massimo rappresentante, a rivedere, se non addirittura ritirare, la delibera".
In vari incontri con la delegazione di Federalberghi il presidente Tamburano, condividendo le istanze delle imprese del settore, ha dichiarato la propria personale disponibilità a rimodulare il Regolamento entro le prime settimane del 2015. "Una dichiarata disponibilità - fa notare Federalberghi - suggellata dalla autorevolezza istituzionale del presidente Tamburano, uomo politico da sempre vicino al mondo delle imprese. Recentemente, tuttavia, le strutture alberghiere – quelle che rassicurate dal nuovo percorso di confronto avviato in Provincia, avevano valutato di attendere i prossimi sviluppi e di non pagare la tassa/balzello- si son viste recapitare le sanzioni per ritardato pagamento. Il quinto piano della Provincia informato di quanto accadeva, ha continuato a prendere tempo. Come dire, al danno si è aggiunta la beffa. E’ una brutta pagina, di cattiva amministrazione, e di inaffidabilità politica, quella scritta ai danni delle imprese del territorio. Due volte colpite - fa notare Federalberghi - : dalla amministrazione pubblica, che preleva un vero e proprio balzello dalle tasche del contribuente per sostenere se stessa, dal momento in cui gli oneri, essendo istruttori (1200 € per un 4 stelle), non sono finalizzati ad attività di promozione turistica o di marketing; dalla politica, che avalla percorsi in danno del contribuente. Sarebbe inoltre il caso che si spiegasse perché quello che altrove (ad esempio nella più turistica provincia di Lecce) è un servizio reso a titolo gratuito, nella provincia di Taranto grava sulle strutture ricettive che, contrariamente a quanto accade altrove, da anni non vedono un minimo di programmazione a beneficio della promozione turistica del territorio provinciale. La Provincia, alla quale si riconosce un ruolo di protagonismo nei programmi che attengono il rilancio e la riqualificazione economica del territorio provinciale, - conclude Federalberghi - non può sottovalutare che lo sviluppo compatibile e sostenibile del territorio non può prescindere dalle buone politiche a favore della competitività delle imprese".