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Giornale di Taranto - TARANTO - Abito e "gare", le novità deliberate dalla confraternita dell'Addolorata
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Lunedì, 16 Febbraio 2015 12:51

TARANTO - Abito e "gare", le novità deliberate dalla confraternita dell'Addolorata In evidenza

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Importanti deliberazioni ieri sera da parte di confratelli e consorelle della confraternita della Santissima Addolorata e San Domenico riuniti in assemblea ordinaria prima dell’inizio del periodo quaresimale. Nella chiesa trecentesca di San Domenico Maggiore si è approvato all’unanimità il bilancio consuntivo 2014 ma anche importanti variazioni al regolamento interno confraternale.

Innanzitutto si è sancito il ritorno al completo decoro dell’abito di rito sostituendo i lacci neri con gli originali lacci bianchi per cui dalla prossima processione del giovedì santo tutti i confratelli dovranno indossare scarpe allacciate con lacci bianchi: "un ulteriore passo avanti - spiega il priore Raffaele Vecchi - nel riportare in auge la più verace tradizione per una secolare confraternita che vive da 345 anni svolgendo un’opera di evangelizzazione forte e precisa perpretando nei secoli il rito religioso del pellegrinaggio della Vergine Addolorata di Taranto la notte del giovedì santo". E’ stata poi approvata un aggiunta all’articolo 47 del regolamento interno relativo alla gara per l'aggiudicazione dei simboli della processione del Giovedì santo ed ossia Le “chiamate” per le aggiudicazioni possono essere fatte solamente dai confratelli che risulteranno aggiudicatari o da altri confratelli che apertamente esprimono il cognome (e il nome) del confratello che risulterà aggiudicatario; in questo ultimo caso il priore deve ricevere apposita delega a firma sia del confratello “chiamante per terzi” che di quello aggiudicante prima dell’inizio dell’assemblea straordinaria.”

Ma l’Assemblea è stata motivo di soddisfazione per l’Amministrazione perché molto seguita da confratelli e consorelle "con tanto desiderio - aggiunge Vecchi - di essere presenti e di partecipare attivamente alla vita di una Confraternita che da circa un anno e mezzo ha inteso impegnarsi anche al di fuori delle mura dell’oratorio: il CASA (Centro Addolorata al Sostegno Alimentare), Il Bianco sul Nero, l’Opera Sant’Anna, il periodico Il Pendio, la Piccola Biblioteca, sono le opere di carità che la Confraternita profonde nel tessuto sociale della nostra città".

La riunione è stata occasione per parlare e discutere anche del futuro: l’Amministrazione ha tracciato importanti linee d’azione tutte volte al rispetto delle tradizioni  e quindi preservazione dei percorsi processionari, incentivazione del culto attraverso incontri specifici, riduzione della presenza in uscita degli abiti secolari, al decoro degli abiti e dei simboli confraternali, alla preservazione della casa della confraternita intesa come Tempio di San Domenico; importante poi, si è detto, di portare a compimento la realizzazione della cooperativa Madonna Addolorata "per dare risposte anche a chi, fra confratelli e consorelle, non riesce a trovare un posto di lavoro".

Durante l’Assemblea si è dato poi atto di aver registrato il nome del giornale confraternale “IL Pendio” in Tribunale: si è quindi in attesa di ricevere la prevista comunicazione "che permetterà di poter portare le pagine di questa testata anche all’esterno e far si che divenga centro attrattivo culturale anche per altre realtà ecclesiastiche. Un lavoro di tutti, non solo dell’Amministrazione, - conclude Vecchi - portato avanti serenamente e sotto lo sguardo meraviglioso della madonna Addolorata, che, in San Domenico, da secoli, è venerata da tutti i fedeli di Taranto".