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Giornale di Taranto - PULSANO/ Una nota del Consigliere Comunale Angelo di Lena sul concorso per Comandante dei Vigili Urbani
Domenica, 18 Gennaio 2015 08:59

PULSANO/ Una nota del Consigliere Comunale Angelo di Lena sul concorso per Comandante dei Vigili Urbani In evidenza

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Il giorno 14 gennaio si è tenuta la seconda prova relativo al concorso da comandante della polizia locale di pulsano; l’elaborato che i candidati hanno dovuto affrontare era quello relativo alla redazione di una ordinanza volta ad arginare il fenomeno dell’accattonaggio.  Con rammarico, corre l’obbligo sottolineare che, anche in questa circostanza la commissione, come accaduto per la prima prova nella quale ha sottoposto ai candidati una prova concernenti argomenti non previsti dal bando, ha predisposto un  elaborato su cui il giudice amministrativo, ma anche la corte costituzionale, sono intervenuti. Infatti, sulla questione, molti sindaci, a seguito dell’introduzione della novella dell’art. 54 del TUEL nel 2008 si sono affannati ad emanare ordinanze “anche contingibili ed urgenti” volte ad arginare tale fenomeno. Nel 2011, con la pronuncia n. 15, la Corte Costituzionale, ha cassato dal dettato normativo l’avverbio “anche”, ragion per cui, allo stato, il sindaco può emanare solo ordinanze volte ad arginare situazioni impreviste ed imprevedibili, per la cui soluzione, l’ordinamento non prevede, nel rispetto del principio di legalità, altri strumenti tipici da adottare. Infatti, il problema, oltre a non costituire un fenomeno limitato nel tempo non risolvibile con un provvedimento, extra ordinem, la cui natura è proprio quello di avere un limite temporale, è già contemplato in altri dettati normativi (es. art. 671 c.p. e art. 190 c.d.s.), la cui competenza, nel caso del c.d.s., è del dirigente o del responsabile del servizio.

Ora, mi chiedo, una commissione esaminatrice, al fine di giudicare le prove di un concorso, in ossequio all’art. 97 della Costituzione, in modo imparziale e sereno, non avrebbe dovuto prevedere degli elaborati per i quali, quanto meno, non ci sia una diatriba giurisprudenziale ai più alti livelli? Sembrerebbe quasi che la stessa commissione avesse le idee confuse riguardo a quelli che erano i compiti e le funzioni da assolvere.