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Giornale di Taranto - COMUNE - Mar Piccolo, parte la videosorveglianza per combattere i reati ambientali
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Martedì, 25 Novembre 2014 12:55

COMUNE - Mar Piccolo, parte la videosorveglianza per combattere i reati ambientali In evidenza

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Sarà presentato domani, mercoledì 26 alle ore 9.30 nel Salone degli specchi a palazzo di città, il sistema di "Monitoraggio del Mar Piccolo per il contrasto ai reati ambientali con infrastruttura di videosorveglianza di tipo evoluto", realizzato nell’ambito del Programma Operativo Nazionale "Sicurezza per lo Sviluppo Obiettivo Convergenza 2007/2013" Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno. L’iniziativa progettuale è stata avviata dal Comune di Taranto, per il tramite della Direzione Ambiente, che ha operato in stretto raccordo con il Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, attesa la necessità di mettere a punto una condivisa e articolata strategia di interventi.

I lavori saranno aperti dal saluto del Sindaco di Taranto, Dott. Ippazio Stefáno. Seguiranno gli interventi del Prefetto di Taranto, Dott. Umberto Guidato, e del Comandante Provinciale Carabinieri di Taranto, Col. Daniele Sirimarco.

Gli aspetti relativi alla tutela della privacy nell’ambito del sistema di videosorveglianza ed i dettagli tecnico-operativi saranno approfonditi nella seconda parte programma della mattinata dal Prof. Michele Iaselli, Presidente dell’Associazione Nazionale per la Difesa della Privacy e da Giancarmine De Luca, Responsabile della divisione sistemistica SETI S.n.c..

Il sistema di videosorveglianza per il monitoraggio del Mar Piccolo è nato allo scopo di rispondere alle esigenze di sicurezza e di contrasto ai reati ambientali dell’area in questione, attraverso la realizzazione di un modello di controllo tecnologico, centralizzato ed integrato nel territorio. L’azione di sorveglianza dell’area consente di innalzare la capacità di contrasto ai reati ambientali, particolarmente quelli connessi allo sfruttamento illegale del sito e della possibile immissione sul mercato di prodotti contaminati, tutelando, nel contempo, lo sviluppo dell’economia legale e il recupero alla legalità.

L’architettura del sistema è basata su un’infrastruttura di rete mista in collegamento radio wireless composta da un impianto di telecamere di diversa tecnologia, una sala di controllo e una sala apparati presso il Comando di Polizia Locale di Taranto e una ulteriore sala operativa presso il Comando della Capitaneria di Porto di Taranto. Sfruttando poi la connettività esistente presso il Comando di Polizia Locale, mediante la fornitura di un firewall, i server sono pubblicati sulla rete internet, offrendo la possibilità alle altre forze di polizia (Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza) di connettersi all'impianto. L’infrastruttura adotta tecnologie in grado di conferire al sistema notevole flessibilità, modularità, integrabilità e scalabilità.