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Giornale di Taranto - COMUNE - Il sindaco Stefàno ribadisce il "no a Tempa rossa" e lancia il voucher lavoro
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Mercoledì, 29 Ottobre 2014 15:48

COMUNE - Il sindaco Stefàno ribadisce il "no a Tempa rossa" e lancia il voucher lavoro In evidenza

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di PIERPAOLO D'AURIA

Nel salone degli specchi il sindaco Stefàno si é presentato insieme a parte degli assessori e ai capigruppo di maggioranza. Ad aspettarlo la stampa accreditata perché quello di questa mattina "é una semplice chiaccherata per illustrare, documenti alla mano, quanto é stato fatto fino ad oggi è per rispondere alle polemiche divampate in questi giorni sugli organi di informazione". Nervi scoperti che si chiamano Tempa rossa e, soprattutto, vicenda Boc con tanto di richiamo da parte della Corte dei conti. Tirata di orecchie che il sindaco Stefàno ha mal digerito perché, dice, "se ho mancato di rispondere é perché non ero in possesso della documentazione necessaria per chiarire punto per punto". Documentazione che il dirigente la Ragioneria "non ha consegnato al collega che gli subentrava nell'incarico. Un fatto grave che ha creato questa situazione" che il sindaco di Taranto conta di sanare con tanto di "lettera di scuse che invierò alla Corte dei conti insieme alla documentazione esaustiva dello stato dell'arte". Poi la precisazione, "doverosa nei confronti dei cittadini", perché l'organismo di controllo non paventa "alcuno scioglimento del Consiglio comunale ma, garbatamente, ci chiede chiarimenti come al punto 17 quando spiega che la mancanza di contraddittorio non ha reso possibile capire se le criticità evidenziate in passato siano state superate". Problemi che il sindaco subito dissimula e spiega che l'amministrazione é rientrata nel pieno controllo del suo patrimonio e che, anzi, rispetto all'anno precedente ha raddoppiato "le entrate dei fitti e controllato se chi abita nei nostri palazzi paga regolarmente i canoni di locazione. Dirò di più - aggiunge Stefàno - abbiamo quasi azzerato i fitti passivi e la prossima settimana comincerà il trasferimento degli uffici comunali di via Plinio nei locali di piazza Coperta. Questo comporterà per le casse del Comune un risparmio annuo di 800mila euro destinato a raggiungere la somma complessiva di 3 milioni di euro. Risorse che chi ci succederà nell'amministrazione della città potrà utilizzare per realizzare gli interventi necessari. Per cui - conclude Stefàno il capitolo Corte dei conti - non corriamo il rischio di alcuna infrazione". Su Tempa rossa, invece, "la nostra posizione non cambia. Eravamo per il no è siamo ancora per il no. Abbiamo chiesto solo il rinvio del consiglio comunale di qualche giorno, non di mesi, perché mancava il parere dell'Arpa che adesso c'è ed é negativo. Per dare gambe alla delibera di giunta c'è bisogno del via libera del consiglio comunale. A Roma vogliamo arrivare con una posizione univoca e non con più documenti altrimenti che figura faremmo! Del resto - sottolinea ancora Stefàno - il no a Tempa Rossa non vuol dire pregiudicare i lavori al porto. Quelli andranno comunque avanti anzi, domani, nel corso dell'incontro a Roma per il porto, potremo un quesito ad hoc perché il no a Tempa rossa é deciso ma non vogliamo correre il rischio che si blocchi l'approvazione del piano regolatore generale del porto. In questo caso - precisa il primo cittadino - ci sarà soltanto da rimodulare la delibera fermo restando, torno a ripeterlo, il nostro no a Tempa rossa ". E l'incontro di domani riveste importanza in quanto all'ordine del giorno c'è la questione Tct. Per la prima volta - sottolinea Stefàno - a Roma dal ministro Delrio Comune, Provincia, Regione, autorità portuale e sindacati si presenteranno con una posizione unitaria e un documento condiviso con il quale chiederemo al governo cosa intende fare e come muoversi saranno molto importanti per il rilancio dello scalo e della città. Chiederemo che inviti Tct a rivedere la sua posizione è, nel caso in cui persistesse sulla posizione di abbandonare Taranto, di individuare celermente un nuovo soggetto intenzionato a investire nello scalo ionico". Insomma, perdere Tct vorrebbe dire inasprire la difficile situazione occupazionale. Ecco, allora, la decisione di dotarsi di un voucher di lavoro per le persone in difficoltà. "A chi ci chiederà un aiuto economico - spiega il sindaco - noi daremo il voucher di lavoro con il quale potrà svolgere attività lavorativa retribuita in aziende o cooperative con noi convenzionate fino al raggiungimento della somma di cui ha bisogno ". Basta ai contributi comunali che arrivano a raggiungere, alla fine dell'anno, cifre da capogiro. Il servizio dovrebbe essere attivo tra una quindicina di giorni e potrà contare su una dotazione iniziale di 100mila euro destinata ad essere implementata. Poi per cercare di incrementare il turismo "abbiamo contattato compagnie spagnole e francesi perché facciano di Taranto una tappa delle loro crociere mentre mi sto occupando personalmente di pensare a strumenti per incrementare il turismo religioso". Sul fronte del rimpasto in giunta, questo avverrà entro i primi giorni della prossima settimana con un assessorato che sarà assegnato all'Udc mentre le deleghe dell'assessore Zaccheo saranno spalmate tra Attività produttive (assessore Scasciamacchia) e Cultura - Turismo (assessore Cosa). Il prossimo 4 novembre, invece, "a Roma, al ministero dell'Ambiente, tratteremo la questione della copertura dei parchi minerali. Incontro al quale - precisa il sindaco - ci presentiamo con tutti i documenti di nostra competenza in regola". Tra le altre novità, Stefàno ha annunciato di aver emesso un'ordinanza che prevede l'apertura del canile di stabulazione ("abbiamo speso qualcosa come 400mila euro per tenere una struttura che, per colpa della burocrazia, è chiusa da due anni ") mentre sul fronte parcheggi, "a fine novembre sarà pronto il parcheggio di via Pacoret (30-50 posti auto) dopo un anno di lavori rallentati da sopravvenuti problemi di staticità". Per i dirigenti comunali sono stati avviati corsi di formazione mentre permane l'emergenza "legata alla pianta organica. Dimezzataci dal dissesto - spiega Stefàno - non possiamo incrementare oggi per colpa della mannaia del patto di stabilità che ha comportato il trasferimento in meno di 80 milioni di euro dallo Stato. Ho dovuto attuare un provvedimento di grande rigore dicendo ai dirigenti di pagare quanto dovuto. Ogni altra spesa va rivista per non violare il patto di stabilità". Insomma, i prossimi due anni e mezzo, tanto manca alla fine della legislatura, saranno caratterizzati da un lavoro incessante "che oltre agli assessori coinvolgerà tutti. Per questo - conclude Stefàno - aumenterò le deleghe ai consiglieri comunali affinché tutti si sentano responsabilizzati".