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Giornale di Taranto - #20diproposta, la Camera di commercio di Taranto lancia la sfida per lo sviluppo
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Mercoledì, 29 Ottobre 2014 12:55

#20diproposta, la Camera di commercio di Taranto lancia la sfida per lo sviluppo In evidenza

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Un’economia bloccata. Un sistema produttivo paralizzato dalla crisi, afflitto dal dissesto del Comune capoluogo dichiarato otto anni fa e non ancora concluso. Un territorio dilaniato dalle polemiche e scarsamente coeso che continua ad essere eterodiretto nelle scelte strategiche. Una collettività che non riesce a parlare con una sola voce, che non progetta, o lo fa in maniera non incisiva, che non intravede l’orizzonte di un nuovo futuro. 

Enti locali, categorie economiche, forze sociali si impegnano ciascuno nel proprio ambito, ad attivare iniziative di promozione, sviluppo e crescita i cui effetti, però, sono in larga parte vanificati dalla mancata identificazione dei reali fabbisogni territoriali, dall’assenza di obiettivi strategici chiaramente perseguibili e dalla conseguente difficoltà di progettazione finalizzata al finanziamento ed alla realizzazione degli interventi. Si avverte in maniera chiara ed evidente, l’assenza di un centro di coordinamento e di programmazione che riesca a cogliere le necessità di sviluppo e le traduca in progetti finanziabili e cantierabili.

Oggi Taranto è questo. E’ amaro constatarlo, ma è doveroso evidenziarlo soprattutto da parte della Camera di commercio, il maggiore Ente economico del territorio, svincolato da logiche politiche/partitiche, che opera nell’interesse generale dell’intero sistema. Eppure, Taranto è una città simbolo dei moderni conflitti economici e sociali, paradigma di vecchie contraddizioni che attendono risposte nuove e innovative. La nostra città ha davanti a sé grandi opportunità: può investire sulle sue vocazioni e sulle tante potenzialità, puntare sulle capacità professionali, imprenditoriali, politico-amministrative; può liberarsi di veti e condizionamenti, riappropriarsi di significative porzioni del territorio, creare un ponte con l’Europa e con le tante risorse rese disponibili dall’Unione.

Per fare tutto ciò occorre un nuovo approccio ai problemi, un metodo che sia di consultazione, inclusione e sintesi. Un modello di co-working operativo che sappia cogliere i bisogni socio-economici del territorio, valorizzarne le vocazioni, tradurre tutto ciò in progetti e aree di intervento in linea con la programmazione comunitaria.

Nasce così #20diproposta, un confronto aperto e chiaro con istituzioni, parti sociali, forze economiche, società civile per mettere in rete le varie anime della nostra provincia, aprire il confronto, formulare proposte, avanzare progetti e condurli alla realizzazione. Un think tank in cui far confluire le esperienze trasformando le istanze e le numerose energie che scuotono il territorio, in iniziative di crescita.

La Camera di commercio di Taranto ha più volte sottolineato l’esigenza di dotare il territorio di una regìa unica, di un’Agenzia di sviluppo e ora, nel solco di questa convinzione, rilancia la proposta e chiede a tutti di compiere un salto di qualità per disegnare, insieme, il futuro del territorio ionico. Una lettera, in tal senso, è già stata inviata agli Enti della nostra provincia e nei prossimi giorni sarà spedita a tutti gli stakeholder chiedendo loro la disponibilità a condividere il percorso accennato nell’ottica di un impegno responsabile e concreto  per accompagnare il territorio verso una nuova fase di crescita economica, sociale e culturale.

#20diproposta è un esempio di “Intelligenza economica territoriale”, vuole far ragionare portatori di interessi diversi intorno a possibili prospettive di sviluppo dell’area provinciale con lo scopo di creare una governance che dia gambe alle idee e ai progetti. Per uscire dalla crisi occorre l’impegno di tutti. Allo stesso modo, il futuro della nostra provincia va costruito con il contributo collettivo mettendo in secondo piano gli interessi di parte e ragionando insieme. L’inclusione come metodo di lavoro, la protesta che diventa proposta, i progetti che si trasformano in opere, interventi, infrastrutture.