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Giovedì, 23 Ottobre 2014 16:33

Sportelli: la nostra economia non sopravvivrebbe al secondo dissesto del Comune di Taranto In evidenza

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“Taranto rischia un secondo dissesto, un’autentica sciagura per l’economia, per le imprese e per i cittadini”. Lo afferma il Presidente della Camera di commercio di Taranto, Luigi Sportelli, commentando la deliberazione della Corte dei Conti pugliese relativa alla pronuncia (ai sensi del D. Lgs. n.267/2000) sul rendiconto del Comune di Taranto per l’esercizio 2012.

“Da troppo tempo, quasi inascoltati, evidenziamo i danni che il dissesto dichiarato dal Comune capoluogo nel 2006 ha provocato all’economia cittadina e provinciale. I risultati economici degli attori territoriali - prosegue Sportelli - sono stati pesantemente condizionati da una imposizione fiscale elevatissima, che ne ha penalizzato e continua a penalizzarne il grado di crescita e competitività. Gli effetti del primo default sono stati devastanti, in termini di perdite economiche su quanto vantato dai creditori e, addirittura, di sopravvivenza delle imprese e delle famiglie.”

Il Presidente Sportelli ricorda che nel 2013 la Camera di commercio di Taranto ha presentato uno studio dettagliato sulla questione, lanciando un grido di allarme che nessuno ha colto. “Quest’anno - continua - nel corso della XII Giornata dell’economia, l’argomento è stato nuovamente al centro della nostra analisi: il dissesto è il momento di origine della crisi del territorio, avendo sottratto in un sol colpo a imprenditori, professionisti e cittadini oltre 378 milioni di euro di liquidità, con una procedura che ha mirato a salvaguardare il debitore (l’Amministrazione comunale) invece dei creditori, come sarebbe stato eticamente corretto.”

Ora, il massimo organo di revisione contabile censura il comportamento del Comune di Taranto, concludendo addirittura che l’Ente presenta alcuni degli indici sintomatici dello stato di dissesto finanziario. “Come è possibile -sottolinea ancora Sportelli - che in soli sei esercizi, tra il 2007 ed il 2012, una Amministrazione ripartita senza alcun debito proprio a seguito della dichiarazione di dissesto, possa già presentare una situazione così critica da generare un pronunciamento di tale severità da parte della Corte dei Conti?”.

Tra le righe del documento il Presidente dell’Ente camerale intravede un pericolo gravissimo e concreto: “L’economia tarantina potrebbe precipitare in un baratro ancor peggiore di quello, già terribile, sinora conosciuto e affrontato dalla comunità con sacrifici e perdite enormi. Stupisce che la Corte dei conti rilevi la mancanza di contradditorio da parte dell’Amministrazione comunale, in una vicenda alla quale, al contrario, essa avrebbe dovuto riservare la massima attenzione. A questo punto - conclude il Presidente Sportelli - il Comune non può più temporeggiare: è necessario che immediatamente dia corso alle prescrizioni dell’Organo di controllo regionale, riducendo le criticità al fine di evitare un secondo dissesto che travolgerebbe in modo irreversibile un’economia già duramente provata.”

Giornalista1

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