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Domenica, 19 Ottobre 2014 10:43

Il messaggio/ Mons.Santoro sul fratricidio di Monteparano "I nostri giovani, soli, smarriti e con uno scarso senso del valore della vita" In evidenza

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Pubblichiamo di seguito una riflessione dell'arcivescovo di Taranto, mons.santoro, sul fratricidio aavvenuto a Monteparano

«I fatti di Monteparano mi hanno portato immediatamente a quelle righe dolorose del libro della Genesi, quando Caino alza il braccio verso suo fratello Abele (cfr. Gen 4). Dio chiede al fratricida ragione di quel sangue che “grida dalla terra”. Sempre il Creatore, però, si fa garante delle sorti di Caino: “nessuno lo tocchi”, perché la violenza e la vendetta non liberano l’uomo dall’odio e da altro sangue. 

Vorrei rendermi prossimo a questa famiglia letteralmente devastata, così come prego per tutta la comunità di Monteparano che è sconvolta. Chiedo a tutti, in silenzio, di guardare al Crocifisso, dove un morto innocente pende dal legno; è il Figlio di Dio, nostro fratello, ucciso per i nostri peccati e per tutto quello che di irrazionale, di illogico e di misterioso c’è nel male e nel cuore degli uomini. Sempre da lì, il Cristo irradia a tutti una vita nuova attraverso la sua misericordia che guarisce e redime.

Al figlio andato via, la nostra preghiera perché il Signore lo accolga, al figlio che rimane, poco più di un ragazzino, vorrei mettere la mia mano sulla spalla perché si renda conto della gravità del suo atto, si ravveda, cambi, si lasci recuperare, ma non cada nella disperazione e nell’abbandono.

Ancora una volta abbiamo un indice di solitudine, di smarrimento, di scarso senso del valore della vita  nei nostri giovani.  Ancora una volta la società civile e religiosa è chiamata in causa su quella che appare in tutta la sua drammaticità l’emergenza educativa.

Il Cristo morto e risorto non si allontani da noi e ci protegga».

+ don Filippo, Arcivescovo   

Giornalista1

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