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Giovedì, 16 Ottobre 2014 22:40

Emiliano: una nuova giunta al Comune di Taranto In evidenza

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L'incontro in Camera di commercio L'incontro in Camera di commercio

A Taranto ci sono problemi di governo della città. Il centrosinistra non ha funzionato, soprattutto nel secondo mandato. Ora serve una nuova giunta comunale di altissimo profilo”.

Dall'Agorà della Camera di commercio, Michele Emiliano impallina l'amministrazione di Ippazio Stefàno e chiede al suo partito, il Pd, di “diventare credibile cambiando radicalmente e compiendo scelte chiare. Se non saremo in grado di farlo noi, l'energia e la richiesta di cambiamento andranno altrove”. Con il caso-Tamburrano ancora caldo l'ex sindaco di Bari, ha avviato anche a Taranto la campagna per le primarie del centrosinistra.

E' curioso che a portare in riva allo Ionio il presidente regionale dem sia stato il consigliere regionale Alfredo Cervellera, esponente di Sel deluso dall'investitura in favore di Dario Stefàno imposta dal “lider maximo” Nichi Vendola.

Il papocchio della Provincia è ancora caldo. Emiliano ha chiuso alle larghe intese “la linea politica non si cambia”, ha detto, ed ha confermato le sue perplessità sull'indicazione di Tamburrano, “al tempo stesso sindaco di Massafra, comune su cui insistono diversi impianti di smaltimento rifiuti e presidente della Provincia, ente che rilascia autorizzazioni all'esercizio proprio a discariche ed inceneritori”. Un tema caldo, quello dei rifiuti, “un sistema così forte e radicato in Puglia – ha proseguito l'ex magistrato - che nemmeno la camorra è riuscito ad entrarvi”. Puglia, terra di sole, mare e vacanze ma anche di grandi e gravi problemi, spesso difficili da raccontare: “in alcune zone della nostra regione fare il giornalista è diventato rischioso quasi come fare il carabiniere o il procuratore antimafia”.

Taranto è il paradigma di una realtà problematica e dilaniata dalle polemiche, ferita e delusa dalla classe politico-amministrativa. Emiliano lo sa e va a toccare le corde più sensibili dell'opione pubblica. Su Ilva e Tempa Rossa, taglia corto. “Sul caso Ilva a Taranto assistiamo alla sospensione del diritto penale per effetto di un decreto legge. Ora attendiamo l'ambientalizzazione, ma se non si risana la fabbrica non ci sono alternative, bisognerà chiuderla”. Altrettanto netto il giudizio su Tempa Rossa. “E' un problema serio – dice Emiliano – perchè quei serbatoi di greggio aggiungeranno nuove emissioni di benzo(a)pirene a quelle provenienti dall'Ilva. Ne parlerà con Renzi perchè quell'impianto non può essere inserito nello Sblocca-Italia”.

Altro tema caldo i trasporti. “Quattro aeroporti sono meglio di due, questo è certo – spiega sollecitato dai giornalisti – ma possiamo permetterceli? Sarebbe garantito il necessario pareggio di bilancio? In ogni caso questa è una sfida che va lanciata rimodulando le ingenti somme di denaro pubblico lanciate nel sistema aeroportuale pugliese. Sul futuro del porto ho sollecitato il sottosegretario Delrio affinchè convochi un incontro con l'Autorità portuale ed i vertici di Evergreen per capire quali sono le reali intenzioni del gruppo”.

In chiusura Emiliano ha sottolineato la necessità “di avere un luogo della riconciliazione e della programmazione per portare a compimento opere e progetti”.  

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