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Giornale di Taranto - Maxi-prestito al Comune: tre condanne. Assolti Di Bello e Tucci
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Lunedì, 06 Ottobre 2014 19:15

Maxi-prestito al Comune: tre condanne. Assolti Di Bello e Tucci In evidenza

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Cala il sipario sul processo per la vicenda dei BOC, quello che ha dovuto far luce sulla regolarità del maxi-prestito da 250 milioni di euro che anni fa fu concesso da Banca OPI al Comune di Taranto. Questa sera la prima Sezione Penale del Tribunale presieduta dalla dott.ssa Paola Morelli ha chiuso il clamoroso caso giudiziario decretando tre condanne e cinque assoluzioni. Ad esser sollevati dalle accuse perché il fatto non costituisce reato sono stati l'ex sindaco del capoluogo ionico Rossana Di Bello, il suo vice dell'epoca Michele Tucci e coloro che rivestivano posizioni di vertice nell'ambito di Banca OPI: Elia Colabraro, Alfonso Iozzo e Luigi Maranzana. Verdetto di colpevolezza per l'ex dirigente del Settore Risorse Finanziarie del Comune, dott. Luigi Lubelli, e per gli allora responsabili dell'Area Sud di Banca OPI, dott. Francesco De Francisci e dott. Antonio Cancellara. Condannati per abuso in atti d'ufficio (escluse le aggravanti previste dal capo d'accusa), a tutti e tre è stata inflitta una pena pari a 2 anni di reclusione, una sanzione affiancata dall'obbligo di risarcire il danno in separata sede e di versare (De Francisci e Cancellara in solido con il responsabile civile BIIS spa) una provvisionale immediatamente esecutiva di oltre 26 milioni di euro a favore del Comune di Taranto costituitosi parte civile nel procedimento tramite l'avv. Pasquale Annicchiarico. Da segnalare che le pene principali ed accessorie sono state sospese.

Si ricorda che al termine della sua requisitoria tenuta lo scorso anno il pubblico ministero inquirente dott. Remo Epifani, dopo aver evidenziato che non vi erano i presupposti di legge per concludere quell'operazione di finanziamento (per il Comune non ci sarebbe stato alcun tipo di convenienza economica), propose l'affermazione di responsabilità per tutti gli imputati chiedendo 3 anni e 8 mesi per il sindaco, il suo vice e per Lubelli, e 2 anni di reclusione ciascuno per gli altri inquisiti. La motivazione della sentenza sarà depositata entro novanta giorni.