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Giornale di Taranto - BARI - DA QUI IN AVANTI! TARANTO AL CENTRO DELLE POLITICHE DI DARIO STEFANO, CANDIDATO ALLE PRIMARIE DEL CENTRO SINISTRA PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE PUGLIA.
Sabato, 20 Settembre 2014 16:31

BARI - DA QUI IN AVANTI! TARANTO AL CENTRO DELLE POLITICHE DI DARIO STEFANO, CANDIDATO ALLE PRIMARIE DEL CENTRO SINISTRA PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE PUGLIA. In evidenza

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“VOGLIAMO VINCERE LE PRIMARIE! TRAGUARDO che possiamo raggiungere, tutti insieme, con la forza delle idee. Dei contenuti. Dei valori. Ma anche con la forza di una storia personale, mia, nostra e dunque, anche, collettiva”. E quanto ha detto in apertura il candidato del centro sinistra alle primarie per la Presidenza della Regione Puglia,  Dario Stefàno alla convention dello scorso 19 settembre a Bari alla presenza di 3.000 sostnitori. “Grazie per essere tanti ha detto Stefàno”, e tanti, oltre 300, ne sono andati anche da Taranto e provincia, un territorio che guarda con attenzione a quanto accade in politica. “Tra le questioni ancora aperte - ha detto Stefàno -  non posso non considerare le criticità che ammantano le aree di Taranto e Brindisi, città che soffrono sotto il profilo ambientale, economico e occupazionale. Cerano a Brindisi e ILVA a Taranto sono criticità che impongono scelte profonde, per rendere compatibile con il territorio l’aspetto produttivo. Servono nuovi, complessi ed articolati contratti d’area, nuove strategie di sviluppo che possano portare alla rinascita di Brindi e di Taranto.  Esperienze condotte in bacini industriali all’estero (si pensi al bacino industriale siderurgico della Ruhr) dimostrano che è possibile: SERVE UN PROGETTO STRATEGICO E UN’ATTENZIONE PARTICOLARE che non ritengano queste aree solo da recuperare ma, con opportune azioni, leve di un nuovo modello di sviluppo. Questo è possibile con un’attenta regia pubblica, investendo ingenti risorse che fungano da motore e ci aiutino a catalizzare le risorse private da mobilitare. Anche qui serve un nuovo modello di governance, con ottiche manageriali che non dimentichino i valori dell’uomo e delle persone che hanno bisogno. Ma un punto è chiaro: la Regione non può essere lasciata sola. Vogliamo un governo che faccia l’interesse di Taranto e non della compagine societaria dell’Ilva. Non possiamo essere lasciati soli. Come qualcuno ha tentato di fare ritenendo che una vicenda complicata, carica di significati di speranza e dolore, di passato e futuro potesse essere scaricata sulle spalle di Nichi Vendola e della suaamministrazione.Il premier Renzi ha detto che "il rilancio della siderurgia nazionale è fondamentale". Io mi sento di precisare che il risanamento ambientale di Taranto lo è di più.

PER NOI HA PRECEDENZA ASSOLUTA.

L’ambientalizzazione dei processi produttivi è l’unica via, non ci sono alternative. È il modo per dare legittima risposta agli oltre 11 mila dipendenti di Ilva, ai lavoratori dell’indotto, alle loro rispettive famiglie. Ad una città, ad un intero territorio che hanno sofferto troppo. Il risanamento ambientale non è una parte del problema: È LA SOLUZIONE. L’applicazione puntuale delle prescrizioni ambientali dell’AIA è il presupposto della prosecuzione dell’attività dell’Ilva, è l’unica garanzia per il mantenimento di quei posti di lavoro e per il ripristino di un rapporto corretto fra fabbrica e città. Quel sito industriale avrà un futuro se saprà rinascere come esperienza pilota di una acciaieria tecnologicamente avanzatissima e che adotta i più moderni standard e le migliori soluzioni di tutela ambientale. Il mio auspicio  - ha detto il candidato - è che il governo nazionale sia consapevole di questo elemento fondamentale, che rappresenta il nocciolo del progetto di rilancio della siderurgia italiana.In questo modello sarà indispensabile rafforzare ancora di più il ruolo di ARPA Puglia, attraverso azioni anche di carattere economico a sostegno dell’attività tecnico scientifica che l’agenzia svolge come braccio operativo della Regione:ARPA, con altri Enti, deve suggerire la nascita di una nuova fucina di idee, suggerendo strategie orientate alla compatibilità ambientale delle iniziative sul territorio, indirizzando la crescita economica compatibile e diventando quindi strumento regionale propositivo. La cronaca delle ultime settimane ci richiama alla necessità di valorizzare ulteriormente l’Obiettivo della prossima programmazione 2014-2020. che riguarda l’“Adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi”. Significa: prevenzione e gestione dei rischi per ridurre rischio idrogeologico ed erosione costiera.