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Giornale di Taranto - TARANTO - Tre visite guidate gratuite in Città Vecchia dal titolo “Alla riscoperta delle nostre radici”. Iniziativa dell’Associazione Taranto Centro Storico
Venerdì, 05 Settembre 2014 07:30

TARANTO - Tre visite guidate gratuite in Città Vecchia dal titolo “Alla riscoperta delle nostre radici”. Iniziativa dell’Associazione Taranto Centro Storico In evidenza

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Domenica 7 Settembre alle ore 9.30 in piazza Castello appuntamento pe ripetere la visita guidata  della settimana precedente con un itinerario altrettanto suggestivo e ricco nella Città Vecchia di Taranto, per la sua conoscenza storica e culturale, soprattutto per conoscere la gente del Borgo antico, molte volte bistrattata ingiustamente. Il progetto organizzato in modo gratuito dall’Associazione Taranto Centro Storico, dal titolo “Alla riscoperta delle nostre radici” (storia, storie, cunde e culacchie de storie) con la collaborazione della Protezione civile, guidata dal bravo Raffaele Russo, e da altri volontari tra cui Michele Del Vecchio, Vito Lumaca, Antonio Mariano  e Nicola Dolente, prevede tre visite guidate con tre itinerari diversi. Nella prima giornata tenuta il 31 agosto ha portato i numerosi utenti a conoscere parzialmente il Castello Aragonese (sempre ben accolti dai sottufficiali della emerita marina Militare nostrana); l’esterno di palazzo D’Aquino (per parlare della storia del Nostro grande cultore, storico e politico tarantino, a cui è stata intitolata la più importante via cittadina); il pendio Lariccia, l’esterno di casa Sant’Egidio (ove si sono ricordate le gesta di umana bontà e servizio sociale e sanitario del Nostro, visto che praticava la medicina empirica); il mercato giornaliero ortofrutticolo e del pesce di via Di Mezzo (ove si è parlato di mitilicoltura, ostricoltura, pinna nobilis e bisso, di murici e porpora; via Di Mezzo, l’affaccio a mar Piccolo (ove si è parlato de ‘u ‘spedale de le pisce, cozz’agnàchele, citri, Arsenale Militare, ponte punta Penna, Cantieri navali, rione Tamburi, ecc.); è stata visitata la rettoria di San Giuseppe (in questi giorni sono esposte le sacre immagini del Ss. Medici Cosma e Damiano, anche Loro esperti di medicina empirica). Si  è parlato dei pittaggi e pittaggeri (“Necola Sapone, cu ‘u cule da ijndre e cape da fore”) e di storielle varie (le cosiddette “culacchie de storie”). Ci si è inoltrati, poi, in “strìttele e strittelijcche”,  passando per l’antica (e chiusa)  chiesa dei Ss. Medici, la postierla Ss. Medici, via Pentite (parlando delle tradizioni, dei modi di dire e dei fanciulleschi giochi di strada di un tempo).Scendendo giù per via Cava, si è fatto cenno all’ antica e sconsacrata chiesa di San Gaetano. Subito dopo ci si è inoltrati in vico Reale, tristemente noto per il crollo del palazzo e la morte di ben sei persone, avvenuta nel lontano maggio del 1975. Chiedendo la disponibilità ad una famiglia del luogo, ci siamo intrufolati in una casa che conduce all’antica fornace medievale. Da via di Mezzo siamo passati nuovamente in via Cava, in vico Crocifisso e in via Garibaldi per affacciarci al ristorante. Per informazioni telefonare al 340/2860566 e 338/8919816.