Venerdì, 10 Ottobre 2025 16:23

EX ILVA/ Urso: da Mittal danni per 4 miliardi, prepariamo azione legale In evidenza

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Ora che il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha presentato il conto e dichiarato pomeriggio sull’ex Ilva nel question time al Senato, che in base a “stime certificate” la gestione di ArcelorMittal ha causato danni all’ex Ilva per 4 miliardi, l’amministrazione straordinaria che attualmente guida l’azienda, si prepara a far partire un’azione di responsabilità, o risarcitoria, verso gli amministratori sotto la gestione Mittal. Sono state chieste le autorizzazioni al ministero delle Imprese e il testo legale è in fase di redazione. L’azione riguarderà coloro che possedevano ed esercitavano le deleghe gestionali dell’azienda. Non sarà coinvolta la parte pubblica Invitalia, che esprimeva solo il presidente Franco Bernabè, mentre ArcelorMittal aveva l’amministratore delegato con Lucia Morselli. Sarà una causa civile che probabilmente andrà al Tribunale delle imprese a Milano.

    La possibilità di un’iniziativa legale da parte dei commissari di AdI era già nell’aria e adesso, dopo che Urso ieri ha parlato dei 4 miliardi di danni causati da Mittal, fonti vicine al dossier la confermano. L’azione risarcitoria di AdI si scontra però con un’altra - analoga nelle finalità - già avviata da ArcelorMittal verso il Governo italiano attraverso un arbitrato internazionale. La contestazione di ArcelorMittal mette insieme più vicende: il fatto che per prendere l’ex Ilva, il gruppo, su richiesta della Commissione Europea, ha dovuto cedere alcuni asset industriali, altrimenti avrebbe realizzato una concentrazione e alterato mercato e concorrenza; il tentativo del Governo di annullare il contratto di aggiudicazione di Mittal nonostante la gara vinta; l’abolizione dello scudo penale da parte del Parlamento (due vicende, le ultime, che risalgono ai Governi Conte I e II); la variazione, a gennaio 2023, delle norme che presiedono l’amministrazione straordinaria e in base alle quali un anno dopo Invitalia, pur essendo socio di minoranza di AdI, ha chiesto al ministero delle Imprese che la società venisse messa in amministrazione straordinaria, cosa poi avvenuta agli inizi del 2024. 

    

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