Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - IN AGENDA-TARANTO/ Omaggio a Luigi Viola e alle sue opere, in un incontro a più voci
Venerdì, 14 Febbraio 2025 07:46

IN AGENDA-TARANTO/ Omaggio a Luigi Viola e alle sue opere, in un incontro a più voci In evidenza

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)

Lunedì 17 febbraio 2025, ore 17.00, presso la Sala conferenze della BCC di Bari e di Taranto, Via

Berardi, 31, sarà presentato il libro di Francesca Poretti, "Luigi Viola. La leggenda romana del Ratto

delle Sabine", edito dalla Editrice Scorpione di Taranto.

Si tratta del discorso che Luigi Viola, archeologo, ideatore e fondatore del Museo Nazionale

Archeologico di Taranto, oggi MArTA, anche sindaco della città di Taranto, scrisse e pronunciò nel

1880 ad Atene, di fronte ai soci dell’Associazione Filologica “Parnassòs” di cui era diventato

membro. Il saggio, intitolato “La leggenda romana del ratto delle Sabine”, fu scritto, come si legge

nella prefazione del Prof. Mario Capasso, «nella lingua cosiddetta “kathareúousa”, vale a dire una

variante artificiale e arcaizzante della lingua greca, ideata agli inizi del XIX secolo dai puristi ed

utilizzata per scopi letterari e in documenti ufficiali fino alla fine dell’Ottocento. Il testo fu tradotto in

italiano … ma quella traduzione risulta introvabile, di qui la felice iniziativa di Francesca Poretti di

apprestarne e pubblicarne una sua versione italiana, arricchendola di note esplicative».

L’autrice ha messo in luce il valore storico e antropologico del breve saggio, in quanto il Viola, dopo

aver ripreso quanto attestato dalla tradizione sull’origine di Roma, sulla leggenda di Romolo e Remo

(fonti greche e latine), riflettendo sulla mancanza di prove certe circa l’esistenza di Romolo, cerca di

spiegare l’origine del mito del ratto delle Sabine e la trova nel tipo di matrimonio religioso, chiamato

confarreatio, così detto dal panis farreus, che gli sposi dividevano durante il rito: la giovane veniva,

infatti, trascinata via a forza dalla casa paterna a quella del marito, lanciava anche delle grida, dando

l’impressione che contro la sua volontà veniva portata via. Naturalmente, il saggio fu scritto un secolo

prima che gli scavi condotti da Andrea Carandini tra Campidoglio e Foro romano, tra Velia e Palatino

portassero alla luce resti che testimoniano la storicità delle vicende che si erano raccontate sui gemelli

leggendari.

L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Italiana di Cultura Classica, dalla Scorpione Editrice e

dal MarTa, che ha concesso gentile patrocinio.

Parleranno del contenuto del libro il dott. Giancarlo Magno, psicoanalista, di Luigi Viola l'editore

Piero Massafra, e delle fonti greche e latine utilizzate dal Viola l'Autrice.

Interverrà la dott.ssa Stella Falzone, Direttrice del MarTA.

Ultima modifica il Venerdì, 14 Febbraio 2025 07:50