Lunedì 17 febbraio 2025, ore 17.00, presso la Sala conferenze della BCC di Bari e di Taranto, Via
Berardi, 31, sarà presentato il libro di Francesca Poretti, "Luigi Viola. La leggenda romana del Ratto
delle Sabine", edito dalla Editrice Scorpione di Taranto.
Si tratta del discorso che Luigi Viola, archeologo, ideatore e fondatore del Museo Nazionale
Archeologico di Taranto, oggi MArTA, anche sindaco della città di Taranto, scrisse e pronunciò nel
1880 ad Atene, di fronte ai soci dell’Associazione Filologica “Parnassòs” di cui era diventato
membro. Il saggio, intitolato “La leggenda romana del ratto delle Sabine”, fu scritto, come si legge
nella prefazione del Prof. Mario Capasso, «nella lingua cosiddetta “kathareúousa”, vale a dire una
variante artificiale e arcaizzante della lingua greca, ideata agli inizi del XIX secolo dai puristi ed
utilizzata per scopi letterari e in documenti ufficiali fino alla fine dell’Ottocento. Il testo fu tradotto in
italiano … ma quella traduzione risulta introvabile, di qui la felice iniziativa di Francesca Poretti di
apprestarne e pubblicarne una sua versione italiana, arricchendola di note esplicative».
L’autrice ha messo in luce il valore storico e antropologico del breve saggio, in quanto il Viola, dopo
aver ripreso quanto attestato dalla tradizione sull’origine di Roma, sulla leggenda di Romolo e Remo
(fonti greche e latine), riflettendo sulla mancanza di prove certe circa l’esistenza di Romolo, cerca di
spiegare l’origine del mito del ratto delle Sabine e la trova nel tipo di matrimonio religioso, chiamato
confarreatio, così detto dal panis farreus, che gli sposi dividevano durante il rito: la giovane veniva,
infatti, trascinata via a forza dalla casa paterna a quella del marito, lanciava anche delle grida, dando
l’impressione che contro la sua volontà veniva portata via. Naturalmente, il saggio fu scritto un secolo
prima che gli scavi condotti da Andrea Carandini tra Campidoglio e Foro romano, tra Velia e Palatino
portassero alla luce resti che testimoniano la storicità delle vicende che si erano raccontate sui gemelli
leggendari.
L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Italiana di Cultura Classica, dalla Scorpione Editrice e
dal MarTa, che ha concesso gentile patrocinio.
Parleranno del contenuto del libro il dott. Giancarlo Magno, psicoanalista, di Luigi Viola l'editore
Piero Massafra, e delle fonti greche e latine utilizzate dal Viola l'Autrice.
Interverrà la dott.ssa Stella Falzone, Direttrice del MarTA.