Sta suscitando reazioni contrastanti nella città, Taranto, che ospita il principale polo produttivo di Acciaierie d’Italia, l’ex Ilva, la decisione del Governo di intervenire con un nuovo decreto che assicura alla continuità operativa dell’azienda altri 250 milioni. Risorse importanti, quest’ultime, che si vanno ad aggiungere alle tante altre che Ilva in amministrazione straordinaria prima, subentrata alla gestione Riva, e Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria dopo, che ha preso il posto della gestione ArcelorMittal-Invitalia, hanno ottenuto negli anni. Il conto di quanto il gruppo dell’acciaio abbia pesato, lo ha fatto alla Camera, rispondendo ad una interrogazione del deputato di AVS, Angelo Bonelli, il sottosegretario al Mimit, Fausta Bergamotto. Come detto, in soccorso di AdI è arrivato il Governo che con un decreto ha esteso da 150 a 400 milioni un precedente intervento di Ilva in as verso la stessa AdI in as. A conti fatti, AdI in as è assegnataria dal patrimonio destinato di Ilva in as finalizzato alle bonifiche delle aree non operative e produttive, di ben 550 milioni così ripartiti: una prima tranche di 150 e una seconda di 150, quest’ultima ampliata ora di altri 250 per un totale di 400. Che aggiunti ai primi 150 fanno appunto 550 da Ilva in as verso AdI in as. A questi si aggiungono i 320 milioni del prestito ponte Mef autorizzato dalla UE a luglio, prestito esteso di altri 100 milioni con l’ultimo decreto Milleproroghe. Infine ci sono i 200 milioni di prestito che AdI ha chiesto negli Usa a Morgan Stanley di cui una cinquantina erogati. Una fetta significativa di queste risorse è messa sul piano di ripartenza da 300 milioni voluto a maggio dai commissari per consentire alla fabbrica di risollevarsi attraverso i più urgenti lavori di ripristino (alla Camera il Governo ha parlato di “impianti lasciati dissestati dalla gestione Arcelor Mittal” ma anche di sprechi, di cui 3,5 milioni per la comunicazione).
Sabato, 25 Gennaio 2025 09:44
DECRETO SALVA ILVA/ Dal Governo altri 250 mln per garantire la continuità produttiva In evidenza
Scritto da Giornalista1
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Economia, Lavoro & Industria
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