“Non è possibile più sottovalutare tale escalation di violenza e crediamo che sia ora di assicurare alla giustizia e denunciare chi crea grossi danni al trasporto pubblico e che potrebbe generare anche seri danni nei confronti di lavoratori, donne, uomini, bambini e anziani che quotidianamente usano il mezzo pubblico per muoversi in città”. É l’appello che i sindacati dei trasporti di Cgil, Cisl e Uil hanno rivolto al prefetto di Taranto, Paola Dessì, dopo gli ultimi episodi: 11 mezzi pubblici bersagliati da pietre nei rioni periferici solo nella serata di Hallowen. E a questo si aggiungono tutti gli altri numerosi episodi dei mesi scorsi. I sindacati chiedono alla direzione dell’Amat, l’azienda di trasporto pubblico locale, di “intervenire nell’immediatezza, dando un segnale concreto, interrompendo il transito per l’intera giornata nei tratti più colpiti dalle sassaiole ( le zone interessate dal fenomeno nella sera di Halloween sono stati il quartiere Tamburi con 4 autobus, via Liguria con 3 mezzi, la Zona 167 di Statte con un autobus danneggiato e il rione Salinella con tre autobus di cui due danneggiati; in quattro casi è stato richiesto l’intervento delle forze dell’ordine
nonché in via Salvemini, nel quartiere Paolo VI, dove nella sola giornata dell’1 novembre si sono avuti due bus colpiti da pietre e nelle giornate precedenti ci sono state rotture di mezzi anche nelle fasce orarie mattutine oltre che serali”. “Crediamo che l’attività di controllo su questi episodi sia spesso sottovalutata e non attenzionata a dovere - dicono i sindacati -. Per questo e per innumerevoli altre motivazioni, si riteneva che almeno in quelle date dove c’era la certezza di atti vandalici come la serata di Halloween, si provvedesse ad una riduzione del servizio pubblico al fine di preservare il patrimonio aziendale, la sicurezza dei passeggeri e dei lavoratori tutti”. I sindacati rammentano che la sera del 31 ottobre l’Amat, di concerto con il Comune, “aveva previsto una parziale riduzione dei servizi alle 22 al fine di prevenire atti vandalici avvenuti negli anni scorsi”. Ma nella stessa giornata del 31 è stato comunicato ai sindacati di categoria che il prefetto di Taranto, “garantiva il pieno impegno a garantire la sicurezza del servizio pubblico sull’intero territorio di Taranto revocando il rientro anticipato”. Ma, osservano i sindacati, “questo impegno non è stato sufficiente visto gli 11 bus vandalizzati nella sola serata del 31 ottobre”.