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Giornale di Taranto - EX ILVA- TARANTO/ Progredisce la marcia di Afo1, ora si punta a una produzione di 2 milioni di tonnellate
Giovedì, 24 Ottobre 2024 07:32

EX ILVA- TARANTO/ Progredisce la marcia di Afo1, ora si punta a una produzione di 2 milioni di tonnellate In evidenza

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Ad una settimana dalla riaccensione avvenuta martedì scorso alla presenza del ministro delle Imprese, Adolfo Urso, prosegue la marcia dell’altoforno 1 dell’ex Ilva verso la stabilizzazione produttiva. Acciaierie d’Italia ha già dichiarato che con la ripartenza dell’impianto è stata avviata “una significativa riduzione dell’uso della cassa integrazione straordinaria con l’obiettivo di un graduale ritorno alla piena occupazione”. In quanto all’altoforno 1, mercoledì scorso ha prodotto 771 tonnellate di ghisa, poi trasformate in acciaio, giovedì scorso circa 2.70 e ieri, lunedì, 4.407, segno che si sta progressivamente allineando all’altoforno 4 che marcia stabilmente sulle 5.400 tonnellate di ghisa al giorno. Per il 2024, Acciaierie prevede con i due altiforni in attività una produzione di 2 milioni di tonnellate. Intanto l’Usb dichiara di aver “ottenuto dal ministro del Lavoro, Marina Calderone, l'impegno a convocare a stretto giro un tavolo ministeriale specifico sulla vertenza dei lavoratori Ilva in amministrazione straordinaria, che riferisce essere all'attenzione del suo ministero, intento a  trovare una soluzione. Dal canto nostro - dice Usb - abbiamo chiesto di aprire un confronto sulle  proposte da noi avanzate per i lavoratori Ilva e AdI (lavori di pubblica utilità, incentivo all'esodo, riconoscimento del lavoro usurante) come anche un vertice sulle problematiche dei lavoratori dell'appalto. È chiaro che per noi, i licenziamenti dei cinque lavoratori Ilva in As vanno ritirati e va ripristinata la giusta comunicazione. Sulle lettere che danno il benservito a 5 lavoratori, parte di coloro che sono da sei anni in cassa integrazione (1.600 in tutto, 1.400 a Taranto e 200 a Genova), sarà necessaria quindi una immediata inversione di tendenza - sostiene l’Usb -, altrimenti sarà necessario per il nostro sindacato intraprendere iniziative decise”. 

Ultima modifica il Giovedì, 24 Ottobre 2024 07:36