Si dimette dal servizio dopo essere stata aggredita, sia verbalmente che fisicamente, dai genitori di un bambino che stava medicando durante il turno di notte. Protagonista una dottoressa di 32 anni di Manduria (Taranto), in servizio alla guardia medica di Maruggio, sul litorale orientale tarantino. La dottoressa ha motivato le dimissioni dalla guardia medica con la mancanza di tutele. “Ho rassegnato le dimissioni - ha detto -, mi dispiace per il lavoro a cui tenevo tanto e so che sarà difficile trovare un sostituto vista la carenza di medici, ma non riuscirei più a lavorare serenamente senza la presenza di un minimo di vigilanza. Mi è capitato di ricevere insulti e aggressioni verbali - ha proseguito la dottoressa - ma questa volta ho avuto proprio paura perché se non fossero arrivati gli infermieri del 118 non so cosa sarebbe potuto accadere”. La dottoressa, subito l’aggressione, si è recata al pronto soccorso dell’ospedale di Manduria dove colleghi le hanno riscontrato un trauma alla spalla destra e uno stato d’ansia reattiva allo spavento con una prognosi di alcuni giorni. Il bambino è stato portato dai genitori alla guardia medica con la segnalazione della presenza di un corpo estraneo in un occhio. La dottoressa ha visitato ha visitato il piccolo e non vedendo alcun corpo estraneo nell’occhio, avrebbe assicurato i genitori che l’occhio non presentava nessun problema e prescritto un collirio da acquistare in farmacia. A questo punto, padre madre del piccolo avrebbero iniziato ad offendere e minacciare la dottoressa, accusandola di non essere stata in grado di vedere il corpo estraneo, che loro invece ritenevano di vedere, e di non saper fare il suo lavoro. Al trambusto che é seguito, è arrivato il personale della postazione del 118 che ha messo in salvo la dottoressa. Giovanni Maldarizzi, della UIL FP, dichiara che “quanto accaduto alla collega di Maruggio, è un fatto gravissimo e inaccettabile. Non possiamo tollerare che chi si dedica con professionalità e sacrificio alla tutela della salute dei cittadini, venga esposto a simili rischi, senza alcuna protezione. È necessario che le istituzioni si facciano carico della questione e attuino misure urgenti per garantire la sicurezza del personale sanitario, specialmente in contesti delicati come quello delle guardie mediche, dove troppo spesso i nostri operatori sono lasciati soli e vulnerabili”. “Chiediamo con forza un piano di sicurezza - sollecita la Uil FP - che preveda la presenza costante di vigilanza nei presidi di continuità assistenziale e una maggiore attenzione al benessere psicologico degli operatori, che quotidianamente affrontano situazioni di stress elevato. Non possiamo permettere che la paura e l’insicurezza diventino parte della routine lavorativa del personale sanitario”.
Martedì, 20 Agosto 2024 13:19
IL CASO-MARUGGIO/ Aggredita dai genitori di un bimbo, si dimette guardia medica In evidenza
Scritto da Giornalista1
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Cronaca, Politica & Attualità
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