I carabinieri di Taranto hanno eseguito questa mattina un fermo nei confronti di un uomo sospettato di aver appiccato le fiamme ieri pomeriggio nella zona di Lido Silvana-Fata Morgana, nella marina di Pulsano (Taranto). Dal focolaio è poi partito l’incendio che ha gravemente danneggiato ville, strutture ricettive e attività commerciali.
Ammonta a circa 100 ettari l’area di Lido Silvana-Fata Morgana, a Marina di Pulsano colpita dal l violento incendio che costretto all’evacuazione dalle ville molti residenti e turisti, nonché creato danni a case, strutture ricettive e attività commerciali. Il dato della superficie colpita é fornito da Giuseppe Merendino, comandante dei Vigili del Fuoco di Taranto, che conferma che ieri pomeriggio ci sono stati due focolai quasi contemporanei, a circa dieci chilometri di distanza l’uno dall’altro: il primo a Lama, alle porte di Taranto, ed un altro a Marina di Pulsano, a Bosco Caggioni. Sulle cause, il comandante Merendino ha detto che sono in corso gli accertamenti per vedere se la causa é stata dolosa oppure colposa. “Il vento molto forte - ha aggiunto il comandante Merendino - ha spinto le fiamme da Nord verso Sud e sono intervenuti due Canadair da Lamezia Terme il cui intervento é stato determinante. La bonifica é andata avanti tutta la notte. Lo stato di allerta rimane tuttora perché dobbiamo controllare che le fiamme non riprendano. Abbiamo mantenuto due squadre sul posto e arriveranno anche rinforzi dalle altre regioni. In zone di pineta - ha concluso Merendino - spesso le fiamme possono riprendere anche a giorni di distanza dal primo episodio”. Sono state le telecamere della videorveglianza installate nella zona, a incastrare l’uomo in stato di fermo, risponde di rogo doloso e devastazione. Lo comunicano i Carabinieri di Taranto. Mentre era in corso l’attività dei Vigili del Fuoco per spegnere le fiamme, “i Carabinieri Forestali del Gruppo di Taranto, in stretta collaborazione e sotto direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto - si legge in una nota del Conando Cc - hanno immediatamente dato avvio ad una attività di indagine, individuando tempestivamente il punto di insorgenza delle fiamme. Grazie a immagini ricavate da telecamere poste nelle immediate vicinanze del punto di innesco, situato sul ciglio di una strada comunale e a poche decine di metri dalle prime propaggini boschive, i Carabinieri sono riusciti ad individuare il responsabile dell’evento e a bloccarlo qualche ora dopo, a seguito di mirate ricerche”. Condotto nella sede del Gruppo Carabinieri Forestali di Taranto, l’uomo, al termine dell’interrogatorio condotto dal pm, veniva sottoposto al fermo. “Tale importante risultato - commentano i Carabinieri - è stato raggiunto avvalendosi dell’alta specializzazione e delle tecniche d’indagine dei Carabinieri del Gruppo Forestale di Taranto, nonché della collaborazione resa anche dai cittadini nell’immediatezza dei fatti”.