Gli agenti della Polizia Penitenziaria del carcere di Taranto aderenti al sindacato Sappe hanno proclamato oggi “lo sciopero della fame nonché l’autoconsegna che prevede di rimanere in carcere a fine turno”. L’iniziativa degli agenti é in segno di protesta contro le “massacranti condizioni di lavoro a cui vengono sottoposti a causa della grave carenza organica”, nonché contro il “sovraffollamento di detenuti, tra cui moltissimi con gravi problemi psichiatrici non curati adeguatamente”.
Per il Sappe, “gli ultimi eventi che hanno visto l’ennesima aggressione di due poliziotti, anch’essi finiti all’ospedale, nonché gli episodi di violenza e prepotenza giornaliera da parte dei detenuti, sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso”. “Il carcere di Taranto è quello messo peggio con una proporzione agente/detenuto di 0,35 a fronte di uno 0,66 nazionale. Ció vuol dire che per restituire un pò serenità ai poliziotti di Taranto sarebbero necessari almeno 100 poliziotti subito”. Lunedi sarà a Taranto il segretario generale Sappe, Donato Capece. Chiesto l’intervento del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e dei vertici del Dap, Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.