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Giornale di Taranto - SETTIMANA SANTA TARANTINA/ L’arcivescovo: “tanti disoccupati e lavoratori in cig, non si può ironizzare in modo irrispettoso”
Venerdì, 07 Aprile 2023 21:56

SETTIMANA SANTA TARANTINA/ L’arcivescovo: “tanti disoccupati e lavoratori in cig, non si può ironizzare in modo irrispettoso” In evidenza

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“Non nascondo che mi sarebbe piaciuto vedere risolte le emergenze più gravi, a partire da quella ambientale, il tempo nuovo indicatoci da Papa Francesco nella Laudato si’. Purtroppo ci sono ancora tanti disoccupati e tanti lavoratori in cassa integrazione: non si può ironizzare in modo irrispettoso  di chi dovrà vivere con un salario ridotto. Ancora, ci sono tanti giovani costretti ad emigrare per vedere un futuro degno”. Lo ha detto questa sera l’arcivescovo di Taranto, Filippo Santoro, parlando dalla loggia della chiesa del Carmine, nel centro della città, davanti alla processione dei Misteri che si svolge per tutta la notte e sino alle 9 di domattina tra migliaia di persone. Riferendosi proprio alla partecipazione massiccia della città alla Settimana Santa, l’arcivescovo ha detto che “venendo in questa bellissima chiesa 11 anni fa e guardando da questo balcone questo immenso spettacolo di fede, ebbi a dire che trovavo difficile comprendere come tanta bellezza e unità non si riuscisse a declinare nella nostra società. 

 

Quali passi abbiamo fatto? Cosa è maturato in questa terra lungo questi anni?” “La strada maestra - ha detto Santoro - è quella dell’ecologia integrale, quella in cui lo sviluppo è tale solo se contempla la cura dell’ambiente, la sicurezza e la salute dei lavoratori e dei cittadini; sono queste le dimensioni dentro le quali dobbiamo muovere i nostri passi rinnovati”. “Ho visto però anche germogliare il bene di una solidarietà sconfinata verso tante persone ferite dal bisogno - ha proseguito l’arcivescovo di Taranto -. Vi invito a continuare a vivere la solidarietà. Mi auguro che cambino i cuori nel nome di Cristo e questo cambierà Taranto”. “Non c’è Stato, non c’è istituzione che possa aprire strade nuove se dal primo all’ultimo, a partire da chi ha responsabilità economica e politica, non lasciamo che il nuovo umanesimo di Cristo, che conferisce a tutti pari dignità e rispetto, parli alla singola coscienza. Di questo ho fiducia” ha detto infine l’arcivescovo Santoro.