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Giornale di Taranto - ACCIAIERIE D’ITALIA/ Chiesta proroga della cigs per 2500 a Taranto. L’azienda: “investimenti e vincoli ambientali frenano la produzione”
Venerdì, 24 Febbraio 2023 18:54

ACCIAIERIE D’ITALIA/ Chiesta proroga della cigs per 2500 a Taranto. L’azienda: “investimenti e vincoli ambientali frenano la produzione” In evidenza

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 Acciaierie d’Italia “con riferimento al sito di Taranto, è impegnata nella ricostruzione e nell’avvio dell’altoforno 5 con l’adozione delle migliori tecnologie ad oggi disponibili e intende operare per la predisposizione all’avvio anche di impianti utili a consentire l’utilizzo di tecnologie complementari al ciclo integrale quali quelle rappresentate dai forni elettrici”. Lo scrive AdI nella lettera di procedura con la quale oggi ha chiesto il rinnovo per un altro anno, da fine marzo, della cassa integrazione straordinaria per 3.000 addetti sui 10.041 in forza al gruppo al 30 gennaio scorso. Dei 3.000, 2.500 sono a Taranto. La lettera è stata inviata ai sindacati e ai ministeri del Lavoro e delle Imprese.

   Per AdI, “lo stato di attuazione degli investimenti in atto e programmati incide sulla produzione dello stabilimento di Taranto e sulle lavorazioni e commercializzazioni a valle, oltrechè sulla produzioni delle singole unità interessate”. Inoltre, spiega l’ex Ilva, “le attività funzionali al completamento degli investimenti ed i vincoli connessi alla realizzazione del piano ambientale, condizionano i livelli produttivi che si attesteranno e permarranno nel periodo di costruzione e messa in esercizio dei nuovi impianti e della ristrutturazione di quelli in essere, con riferimento al periodo di richiesta di proroga dell’ammortizzatore su volumi pari a circa 4.000.000 di tonnellate non sufficienti a garantire l’equilibrio e la sostenibilità finanziaria degli oneri derivanti dall’attuale struttura di costi”.

 

 Per AdI, “l’assetto organizzativo e produttivo previsto determina un grave e strutturale squilibrio dei fattori produttivi” per cui l’azienda “si è determinata ad avviare l’esame congiunto per la proroga della Cigs per riorganizzazione”. Per AdI, inoltre, l’alternativa alla cassa straordinaria, il contratto di solidarietà, “si presenta come non utilmente praticabile”. La lettera specifica poi gli investimenti fatti e da fare e circa il fatto che la cassa straordinaria per Taranto è stata chiesta, a differenza di tutti gli altri stabilimenti, sino a giugno prossimo e non sino a marzo 2024, AdI dichiara di riservarsi “l’avvio di procedura per la concessione di cigs in deroga in previsione dell’esaurimento delle residue 12 settimane di cigs dal 28/03/2023 al 19/06/2023”.

    Acciaierie d’Italia specifica anche le produzioni del 2022 per Taranto. Come acciaio solido, bramme, si è avuta una produzione di 3,471 mln di tonnellate contro i 4,053 del 2021. Nel 2022 c’é stata la stessa produzione del 2020, l’anno del Covid, 3,421 mln di tonnellate. La produzione di coils a caldo è stata infine di 2,849 mln di tonnellate nel 2022 contro i 3,811 mln del 2021. 

Ultima modifica il Venerdì, 24 Febbraio 2023 18:57