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Lunedì, 30 Gennaio 2023 08:10

COMUNE DI TARANTO/ Il Terzo Polo prova a inserirsi nello strappo tra sindaco e M5S In evidenza

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Il Terzo Polo (Azione-Italia Viva) prova ad inserirsi nello strappo tra il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, del Pd, e i Cinque Stelle. Strappo avvenuto sulla vicenda dell’ex Ilva e che ha portato il sindaco a revocare la delega di assessore alla Pubblica istruzione a Maria Luppino e l’incarico extra giunta al consigliere comunale Mario Odone, entrambi pentastellati. Il Terzo Polo, che non fa parte della maggioranza di Melucci e che in Consiglio è presente solo con la componente Italia Viva (consiglieri Massimiliano Stellato e Carmen Casula), lancia un segnale di apertura al sindaco di Taranto e dice che “noi daremo il nostro sostegno all’iniziativa politica del sindaco Melucci e della sua amministrazione sul grandioso tema della produzione, della prosperità e della sicurezza ambientale, tenendosi aggrappati alla prova scientifica e alle migliori e più avanzate tecnologie, piuttosto che agli illusionismi degli sciamani. E tutto questo perché il compito degli amministratori pubblici è tenersi accordati con la realtà, senza piegarla alle convenienze politiche”. 

 

 Ad intervenire per Azione-Italia Viva sono i consiglieri regionali della Puglia, Fabiano Amati, Sergio Clemente, Ruggiero Mennea e Massimiliano Stellato. I consiglieri del Terzo Polo sostengono che “la migliore gestione amministrativa di Taranto ha bisogno dell’equilibrio e della razionalità del sindaco Melucci e non può essere messa in discussione dal grande appetito poltronaro dei Cinquestelle, impegnati a sostenere cose insostenibili solo per divorarsi il consenso del Pd con la complicità di Emiliano, infischiandosene dei reali interessi di Taranto”. E proprio oggi il M5S, col vice presidente Mario Turco e il coordinatore regionale pugliese Leonardo Donno, paventando manovre da parte del Terzo Polo, na chiesto chiarezza al sindaco Melucci. “È chiaro che un’apertura a loro significherebbe un totale cambiamento di rotta da parte del primo cittadino e il venir meno dell’obiettivo comune della transizione ecologica e della riconversione economica, sociale e culturale del territorio” hanno detto i due parlamentari M5s.

Giornalista1

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