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Giornale di Taranto - MORTE SUL LAVORO/ Operaio di 43 anni colto da malore nella stiva di una nave, a Taranto, per lui niente da fare
Venerdì, 28 Ottobre 2022 10:35

MORTE SUL LAVORO/ Operaio di 43 anni colto da malore nella stiva di una nave, a Taranto, per lui niente da fare In evidenza

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Muore per un malore improvviso mentre è al lavoro nella stiva di una nave attraccata al quarto sporgente portuale dell’ex Ilva, ora Acciaierie d’Italia. È accaduto questa mattina a Taranto, vittima un operaio 43 anni  Piero Mingolla. 

 di Latiano (Brindisi), dipendente dell’impresa Ecologica, una delle tante dell’indotto siderurgico. Il quarto sporgente è la struttura adibita allo scarico delle materie prime necessarie alla produzione del siderurgico. L’uomo, da quello che si è appreso, stava operando con un escavatore, mezzo che in quest’attività viene usato per consentire alla benna, man mano che prosegue lo sbarco dei minerali, di poter prendere più agevolmente i materiali stivati nella nave. L’unità arriva infatti piena di minerali allo sporgente portuale e la benna li preleva. L’escavatore è usato per riposizionare i minerali che sono poi caricati sui nastri trasportatori per raggiungere il parco minerali dello stabilimento. Sul posto sono intervenuti la Capitaneria di porto ed altri enti per l’esame della situazione ed accertare meglio le cause del decesso. Nella movimentazione e nella logistica del quarto sporgente l’ex Ilva si serve anche di imprese esterne. 

 

 “L’operaio dell’impresa appaltatrice é morto a bordo della nave che era attraccata alla parte pubblica del quarto sporgente”. Lo conferma all’AGI il presidente dell’Autorità portuale di sistema portuale del Mar Ionio, Sergio Prete. “Il quarto sporgente - dice Prete - ha una parte di ponente, che è a disposizione degli operatori per lo scarico di materiali, rinfuse, pale eoliche, ed una di levante che è invece gestita dall’ex Ilva per lo sbarco dei minerali per la produzione dell’acciaio”. Il quarto sporgente è una delle più importanti infrastrutture portuali. Infine fonti vicine ad Acciaierie d’Italia  precisano che l’azienda esterna, la Ecologica, di cui l’operaio era dipendente non stava operando in quel lavoro per l’ex Ilva. 

 

 L'uomo si chiamava Piero Mingolla ed aveva 43 anni. “Tutto é stato scoperto dopo le 7 - dice all’AGI Carmelo Sasso, segretario Uil Trasporti Taranto -. Finito il turno di lavoro, i colleghi di Mingolla hanno lasciato la nave e si sono radunati sulla parte pubblica del quarto sporgente. Non vedendolo, però, lo hanno prima cercato e poi chiamato con la radio. Non hanno avuto nessuna risposta per cui sono andati a controllare nella stiva. Qui hanno scoperto che Mingolla era senza vita all’interno dell’escavatore”.