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Giornale di Taranto - MORTI BIANCHE/ L’Anmil da Taranto: educhiamo i giovani alla sicurezza sui luoghi di lavoro!
Lunedì, 10 Ottobre 2022 08:52

MORTI BIANCHE/ L’Anmil da Taranto: educhiamo i giovani alla sicurezza sui luoghi di lavoro! In evidenza

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L’Inail: aumentano esponenzialmente gli incidenti stradali da/per i luoghi di lavoro

 

Presto a Taranto una panchina bianca per le vittime degli incidenti sul lavoro

 

 

La prevenzione degli incidenti sul lavoro è importante, ma lo è anche la diffusione e la promozione della cultura della sicurezza sui luoghi del lavoro, soprattutto tra i giovanissimi nelle scuole.

Questo è il forte messaggio che arriva da Taranto in occasione della 72ª Giornata per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro dell’Anmil, l’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro, “storica” manifestazione celebrata in tutta Italia sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Quest’anno la Sezione territoriale Anmil di Taranto è tornata a celebrare – domenica 9 ottobre –  la Giornata per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro nel capoluogo.

Sono intervenuti il Cav. Giovanni Destratis, Presidente Territoriale Anmil, il Dott. Giuseppe Gigante, Direttore Regionale Inail, Francesca Viggiano, Assessore Affari Generali e Risorse Umane del Comune di Taranto, l’Avv. Maria Rosaria Gugliemi, Assessore alle Politiche Sociali e Abitative del Comune di Massafra, Ivan Orlando, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Statte, Bianca Fatbardha Boshnjaku, Consigliera del Comune di Taranto, l’Avv. Maria Luigia Tritto, Consulente legale Anmil, e il Sen Giovanni Battafarano.

La Giornata è iniziata con la celebrazione, presso la Concattedrale “Gran Madre di Dio”, della Santa Messa in suffragio di tutte le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, in occasione della quale, dopo la lettura della Preghiera degli Invalidi del Lavoro, il parroco Don Ciro Alabrese ha letto il messaggio inviato dal Presidente Sergio Mattarella all’Anmil in questa occasione.

A seguire i partecipanti hanno raggiunto Piazza Borsellino, dove hanno deposto una corona di alloro al Monumento alle Vittime degli Incidenti sul Lavoro realizzato dall’Anmil nel 1988.

Nell’occasione il Direttore Regionale Giuseppe Gigante, consegnando i Brevetti e i Distintivi d’Onore ai nuovi Grandi Invalidi e agli Invalidi Minori a cura dell’Inail di Taranto, ha sottolineato come negli ultimi anni sia aumentato notevolmente il numero di lavoratori vittime di incidenti stradali nel percorso da/per il luogo di lavoro, una nuova emergenza che va ad aggiungersi a quella “storica” degli infortuni sul posto di lavoro.

Il Cav. Giovanni Destratis ha sottolineato come l’Anmil sia impegnata nella diffusione e la promozione della cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro nelle scuole, anche attraverso progetti che vedono gli invalidi dell’Anmil diventare testimonial raccontando il loro incidente agli studenti.

L’Assessore Francesca Viggiano, dopo aver portato i saluti del Sindaco Rinaldo Melucci, ha annunciato che l’Amministrazione comunale realizzerà a Taranto una panchina bianca in memoria delle vittime di incidenti sul lavoro.

L’avv. Maria Luigia Tritto ha sottolineato l’urgenza di una radicale revisione della normativa che regola tutta la materia dei risarcimenti alle vittime del lavoro, che, datata 1965, va completamente rivista alla luce dei profondi cambiamenti economici e sociali intervenuti nel Paese in quasi 60 anni.

Le ha fatto eco il Cav. Giovanni Destratis confermando che «non appena si insedierà, l’Anmil chiederà al nuovo Governo, tra l’altro, di abbassare la percentuale di invalidità da lavoro che dà diritto alla costituzione di una rendita vitalizia da parte dell’Inail, portandola dall’attuale 16% all’11%, in modo da garantire ad invalidi con gradi di menomazione comunque importanti, non solo un sostegno economico per tutta la vita, ma anche la creazione di un rapporto continuo tra infortunato ed Inail che ha ad oggetto tutte le prestazioni (sanitarie, assistenziali, protesiche) necessarie per la tutela globale dell’infortunato. Oggi, invece, al di sotto del 16% viene riconosciuto solo un importo una tantum che non dà luogo ad alcun ulteriore diritto nel tempo e “chiude” ogni rapporto con l’Inail».