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Giornale di Taranto - ALTA TENSIONE/ Fiom “ex Ilva centrale ma al collasso, lo Stato ne assuma il controllo”
Venerdì, 30 Settembre 2022 20:22

ALTA TENSIONE/ Fiom “ex Ilva centrale ma al collasso, lo Stato ne assuma il controllo” In evidenza

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“Lo Stato deve fare semplicemente un’operazione: deve rilevare, perchè oggi c’è un rimpallo di responsabilità e i lavoratori pagano. La città di Taranto paga. Il Paese paga. Noi paghiamo mentre ognuno si scarica delle responsabilità”. Così questa mattina si è espresso in un punto stampa a Taranto, all’esterno della direzione di Acciaierie d’Italia, ex Ilva, il segretario generale Fiom Cgil, Michele De Palma, che di primo mattino ha tenuto un’assemblea con i lavoratori iscritti al sindacato. Dichiarandosi a favore di una ex Ilva a controllo statale, mentre oggi Invitalia è partner pubblico di minoranza del privato ArcelorMittal, De Palma ha detto che “lo Stato dovrebbe, come era in premessa, andare in maggioranza di capitale visto che ci mettiamo i soldi ma non entriamo nel capitale e a quel punto assumersi la responsabilità di gestire gli impianti”. “Siamo l’unico Paese - ha rilevato il numero 1 Fiom - dove se dici una cosa del genere, rischi di passare per comunista. In Francia, nell’arco di una notte, hanno preso Edf e l’hanno resa pubblica. In una notte. Perchè lo Stato aveva bisogno dell’elettricità”.

    A proposito del fatto che con un accordo dei mesi scorsi Invitalia e ArcelorMittal hanno congelato gli attuali assetti societari rinviando a maggio 2024 il passaggio dello Stato al 60 per cento, Di Palma ha dichiarato: “Non è vero. È stato fatto un accordo ma ci sono anche le condizioni, ci possono essere le condizioni per poter modificare. Quello che penso é che ci voglia un’assunzione di responsabilità da parte dello Stato e spero che il Governo che c’è se ne assuma la responsabilità diversamente da quello che hanno fatto altri Governi sino ad oggi”.

 

“Questa è un’azienda che è al centro del futuro industriale e metalmeccanico del Paese. Senza l’acciaio non si fa nulla. Ed è giusto che ci siano gli investimenti, da noi chiesti quando siamo stati al Mise. Investimenti per un processo di ricapitalizzazione e sul circolante. Ma c’è una grande differenza tra quello che viene raccontato e la realtà. La situazione attuale è drammatica”. Lo ha detto oggi a Taranto, a proposito dell’ex Ilva, Acciaierie d’Italia, il segretario generale Fiom Cgil, Michele De Palma, che ha tenuto un punto stampa all’esterno della fabbrica dopo un’assemblea con i lavoratori.

    “Utilizzo le parole usate da un lavoratore in assemblea: di degrado - ha detto Di Palma - Aggiungeteci il fatto che i lavoratori tarantini stanno in una situazione con i problemi legati alla cassa integrazione e all’inflazione, bisognerebbe partire immediatamente. L’appello che faccio al Governo sia regionale che nazionale è quello di aprire immediatamente il tavolo della siderurgia”. Da questo, secondo il numero uno della Fiom Cgil, “dipende un effetto domino sull’industria del Paese ma anche sulla città di Taranto e sui lavoratori dello stabilimento”. “Ho incontrato i lavoratori, non l’azienda - ha detto De Palma -. C’é molta disaffezione. I lavoratori si sentono addosso la responsabilità dello stabilimento, la responsabilità ambientale, quella della loro condizione personale. Loro si assumono tutte le responsabilità e fuori ognuno si deresponsabilizza. Sono più responsabili i lavoratori che non chi dovrebbe assumersi le responsabilità ed è pagato per farlo”.